Tecniche di Nostradamus

mercoledì 2 marzo 2022

Sigillo degli Stati Uniti - Grande reset - Cap. 5

Che ce ne rendiamo conto oppure no, viviamo in un mondo distopico. Tipo romanzo “1984” di Orwell. I dominatori del mondo sono costretti a tenere costantemente sotto controllo gli schiavi, per evitare che si ribellino. E lo fanno col terrore, con le guerre, con le epidemie, con la disoccupazione, con la miseria. Devono tenerli sempre sotto scacco. Solo della gente impaurita è disposta ad accettare imposizioni e limitazioni. 

Perciò, quando esplode una clamorosa tragedia, partiamo dal principio che, quand’anche non sia volutamente provocata, essa fa comunque il gioco di questa gente. Fino a pochi anni fa, il processo di un controllo globalizzato è andato avanti gradualmente. Poi però siamo diventati tanti, troppi... e pericolosi. Perciò i burattinai hanno ritenuto che fosse giunto il momento di imprimere un’accelerazione, andandoci giù pesante con i controlli e le repressioni. E forse anche con il ridimensionamento numerico. Un ultimo colpo da K.O. Qualcuno l’ha chiamato “grande reset”. 

Chiamatelo come vi pare, ma provate a pensare come si siano sovrapposte le tragedie nell'ultimo ventennio: guerre, terrorismo, crisi finanziarie e economiche, disoccupazione, migrazioni di massa, surriscaldamento climatico, pandemie… e adesso anche il conflitto con la Russia, con tutte le gravissime conseguenze che apporterà, quand’anche si riuscisse a fermarlo presto. Non parliamo invece se dovesse degenerare. Senza contare che c'è sempre la Cina in agguato! Un insieme di eventi gravi e straordinari così concentrati simultaneamente non si era mai verificato nella storia umana. Basta osservare a quale distanza ravvicinata di tempo ci stanno dicendo che “il mondo non sarà mai più come prima”. Ce lo hanno detto con l’attentato alle torri gemelle, ce l’hanno detto col Covid 19 e, adesso, ce lo stanno ripetendo nuovamente con il conflitto Russo-Ucraino. Qualora ancora non avessimo capito… 

Tra gli eventi clamorosi recenti aggiungiamo anche le dimissioni di un pontefice, sostituito da un altro dalle idee mondialiste, favorevole all'instaurazione di un “Nuovo Ordine Mondiale” come lui stesso ammette apertamente a pag. 79 del libro-intervista con Domenico Agasso "Dio e il mondo che verrà", naturalmente in chiave positiva:

 …edificando un nuovo ordine mondiale basato sulla solidarietà, studiando metodi innovativi per debellare prepotenze, povertà e corruzione, tutti insieme, ognuno per la propria parte, senza delegare e deresponsabilizzarci, potremo risanare le ingiustizie.

Un papa mondialista, dall’alto della sua autorevolezza morale, non può che dare una bella mano ai cospiratori. E infatti si dice che sia stato messo lì apposta dalla cosiddetta mafia di San Gallo e dalla lobby anglo-americana, che avrebbe "gestito" anche la rinuncia di Benedetto XVI… Ma questa è un'altra storia, che racconto sempre nel libro "Tu sei Pietro...".


Corriere della Sera 25/10/2020


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