Negli ultimi tempi, man mano
che pubblicavo dei post su Malachia, lavoravo contemporaneamente a un libro
sullo stesso argomento.
Già da tempo mi interessavo a
questo monaco, cercando di capire se la sua profezia fosse una vera e propria
predizione o, piuttosto, un codice occulto, come avviene per Nostradamus.
E, similmente a quanto avviene
per Nostradamus, questi studi non possono essere condotti avanti con
regolarità, facendo leva solo sulla volontà. Oltre all’ispirazione letteraria
(permettetemi di chiamare così il mio scribacchiare), occorre quel genere di
intuizione che ti “faccia capire” il significato nascosto, differenziandoti
dalla comune credenza che Nostradamus abbia previsto questo, Malachia
quest’altro, la monaca di-non-so-dove quest’altro ancora.
Infatti, come ormai è noto, non
è il genere superstizioso a interessarmi, ma l’indagine su una cultura occulta
di alcuni secoli fa, alla quale si faceva ricorso per sfuggire ai roghi
dell’Inquisizione.
Esisteva tanta gente colta e
illuminata che, come avviene oggi, desiderava scrivere e trasmettere il proprio
pensiero. A differenza di oggi, però, non poteva farlo liberamente; si affidava
perciò alle “rivelazioni religiose”, rispettose dei canoni dell’ortodossia
cattolica, confidando che i lettori iniziati a quel genere di linguaggio
sapessero “tradurlo” senza eccessivi problemi.
Dante, Tritemio e Nostradamus
sono stati maestri insuperabili. Può sembrare esagerato accostare Dante a
Tritemio e a Nostradamus. In realtà, si tratta di menti eccelse che stanno
sullo stesso piano; è solo la nostra percezione, dovuta anche al modo con cui
si sono proposti, a fare del primo un grande poeta, del secondo un grande
crittografo, del terzo un profeta o ciarlatano, a seconda dei punti di vista.
Anche la “profezia dei Papi” di
Malachia appartiene allo stesso genere. Anch’essa nasconde un codice che adesso
è stato trovato: altro che Papa tizio e
Papa caio!
Per rivelarlo ho scritto un
altro libro, nel quale descrivo questo codice nella sua interezza, senza
ambiguità o incompletezze di alcun genere. In fondo, si tratta di un codice
abbastanza semplice, che non regge neanche lontanamente il confronto coi tre
“grandi” citati prima. Però, finalmente, può mettere fine a tutte le scemenze
sul papa nero e su Petrus Romanus, soprattutto oggi che, secondo la stessa
profezia, il mondo dovrebbe essere arrivato al capolinea.
Gioite ed esultate! Tutte
sciocchezze!
Non sarò mai un Dan Brown. Non
ne ho lo stile, non ne ho la capacità e non ho una struttura editoriale che mi
assista. Tuttavia, mi piace enormemente condividere le mie scoperte. Per
questo, tra qualche giorno, metterò a disposizione il nuovo libro in formato
Kindle.
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