Tecniche di Nostradamus

mercoledì 12 marzo 2014

Malachia e le profezie sui Papi

Negli ultimi tempi, man mano che pubblicavo dei post su Malachia, lavoravo contemporaneamente a un libro sullo stesso argomento.
Già da tempo mi interessavo a questo monaco, cercando di capire se la sua profezia fosse una vera e propria predizione o, piuttosto, un codice occulto, come avviene per Nostradamus.
E, similmente a quanto avviene per Nostradamus, questi studi non possono essere condotti avanti con regolarità, facendo leva solo sulla volontà. Oltre all’ispirazione letteraria (permettetemi di chiamare così il mio scribacchiare), occorre quel genere di intuizione che ti “faccia capire” il significato nascosto, differenziandoti dalla comune credenza che Nostradamus abbia previsto questo, Malachia quest’altro, la monaca di-non-so-dove quest’altro ancora.

Infatti, come ormai è noto, non è il genere superstizioso a interessarmi, ma l’indagine su una cultura occulta di alcuni secoli fa, alla quale si faceva ricorso per sfuggire ai roghi dell’Inquisizione.
Esisteva tanta gente colta e illuminata che, come avviene oggi, desiderava scrivere e trasmettere il proprio pensiero. A differenza di oggi, però, non poteva farlo liberamente; si affidava perciò alle “rivelazioni religiose”, rispettose dei canoni dell’ortodossia cattolica, confidando che i lettori iniziati a quel genere di linguaggio sapessero “tradurlo” senza eccessivi problemi.

Dante, Tritemio e Nostradamus sono stati maestri insuperabili. Può sembrare esagerato accostare Dante a Tritemio e a Nostradamus. In realtà, si tratta di menti eccelse che stanno sullo stesso piano; è solo la nostra percezione, dovuta anche al modo con cui si sono proposti, a fare del primo un grande poeta, del secondo un grande crittografo, del terzo un profeta o ciarlatano, a seconda dei punti di vista.

Anche la “profezia dei Papi” di Malachia appartiene allo stesso genere. Anch’essa nasconde un codice che adesso è stato  trovato: altro che Papa tizio e Papa caio!
Per rivelarlo ho scritto un altro libro, nel quale descrivo questo codice nella sua interezza, senza ambiguità o incompletezze di alcun genere. In fondo, si tratta di un codice abbastanza semplice, che non regge neanche lontanamente il confronto coi tre “grandi” citati prima. Però, finalmente, può mettere fine a tutte le scemenze sul papa nero e su Petrus Romanus, soprattutto oggi che, secondo la stessa profezia, il mondo dovrebbe essere arrivato al capolinea.
Gioite ed esultate! Tutte sciocchezze!

Non sarò mai un Dan Brown. Non ne ho lo stile, non ne ho la capacità e non ho una struttura editoriale che mi assista. Tuttavia, mi piace enormemente condividere le mie scoperte. Per questo, tra qualche giorno, metterò a disposizione il nuovo libro in formato Kindle.


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