Tecniche di Nostradamus

venerdì 21 febbraio 2014

Nostradamus e Malachia: il segreto di sempre? (2)

Per introdurre il mio ragionamento, devo fare una breve rappresentazione dello schema delle profezie di Malachia.

Che si tratti di 111 motti oltre ad uno un po’ speciale è noto a tutti. Ciò che non tutti sanno è che l’elenco, pubblicato nel 1595, è diviso in due parti: la prima è costituita dai motti dal 1143 fino all’epoca della pubblicazione. Poiché quel che doveva succedere era già successo, accanto a ciascun motto figurava anche il nome al quale esso si riferiva. In tutto, 77 spose per 77 fratelli.
Non ho usato di proposito la parola “Papi”, perché la lista comprende sia Papi che antipapi. Di questi ultimi, non tutti, ma solo alcuni di quelli che si sono avuti nell’arco di tempo considerato.

Mi sembra di sentire l’obiezione: Malachia ha compilato l’elenco dei motti e qualche scriteriato vi ha accoppiato i nomi che ha voluto. Le cose non stanno così: i 77 motti sono appropriati in maniera esagerata a ciascun nome ad essi accoppiato (descrizione dello stemma araldico, cognome di origine, professione del padre, etc.); manca solo il nome del cane o del gatto di famiglia. Malachia è stato molto meticoloso, che diamine! Togliamo un nome o aggiungiamone un altro e salta tutto.
Perciò, della due l’una:

-         La prima possibilità è che Malachia, divinamente ispirato, abbia fatto una gran confusione. Bisogna capirlo, poveretto! Uscito dalla trance visionaria, ha dovuto impugnare penna d’oca e calamaio e ricordarsi tutti i 111 motti in latino che gli erano stati rivelati, oltre alla frase finale. Roba da farsi venire un bel mal di testa, in un’epoca in cui le aspirine non esistevano.

E poi, non so se sapete come andavano le cose a quei tempi. La storia, ad esempio, fa presto a raccontarci che Urbano VI era papa e Clemente VII era antipapa. La verità è che Urbano VI non fu eletto regolarmente, ma in mezzo alla baraonda più totale e alle sommosse popolari, senza il rispetto delle regole del conclave; fu un uomo dato senza alcuna formalità in pasto ai romani, che volevano un papa italiano e non francese. Dato in pasto si fa per dire, perché fu di una crudeltà straordinaria… sorvolamus…
L’antipapa Clemente VII, invece, fu regolarmente eletto nel corso di un conclave altrettanto regolarmente costituito.

Chi era veramente il Papa e chi l’antipapa? Malachia (in effetti, il suo suggeritore divino) non sapeva che pesci pigliare e dedicò un motto ad entrambi.

-         La seconda possibilità è che qualcuno, spacciandosi per Malachia in pieno 1595 (quasi 500 anni dopo la morte del Santo), abbia stilato una lista che, per esigenze particolari, doveva comprendere 111 elementi.

Bene! Perché allora alterare l’elenco storico, verificabile da tutti, quando sarebbe stato più facile modificare il numero dei motti a venire, che nessuno avrebbe potuto contestare?
Perché, evidentemente, aveva bisogno di una sezione composta da 77 elementi, solo qualcuno in più rispetto ai Papi i cui nomi erano disponibili da Malachia in poi.

Poteva allora partire da un’epoca più antica, imputando la profezia a qualche altro Santo, piuttosto che a Malachia.
Eh… no… per ragioni un po’ complesse, doveva partire proprio da Malachia, che era legato a S. Bernardo, che era legato ai cistercensi, che erano etc. etc. Probabilmente alla fine intuirete da soli il perché.

Non restava che alterare la lista storica, aggiungendo qualche antipapa, senza andare troppo per il sottile; giusto quei pochi che servivano per arrivare a 77.

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