Sono pronto a scommettere che
nessun accostamento verrà fatto a Nostradamus. Eppure, i legami ci sono.
Essenzialmente:
- entrambi
sono Templari o legati ai Templari;
- entrambi
scrivono un’opera “mascherata”, che nasconde tutt’altro rispetto al contenuto
apparente: Nostradamus finge di scrivere profezie; Dante finge di scrivere
situazioni dell’oltretomba;
- entrambi
inseriscono la loro opera in una visione cosmologica che, data l’epoca, non può
che essere tolemaica;
- l’opera
di entrambi “deve” essere grandiosa e “deve” far discutere a livello
universale, perché è necessario che, in futuro, non sfugga agli occhi di chi
dovrà leggere tra le righe.
Probabilmente potrei continuare
con altri accostamenti, senza convincere nessuno. Se però riuscissi a
dimostrare che hanno attinto allo stesso codice…
Dite un numero a caso: quante
probabilità ci stanno perché venga fuori il 4758? Ovviamente non possiamo
dirlo, fin quando non delimitiamo il campo della scelta. Più questo campo è
ampio, minore è la probabilità. Quest’ultima, poi, si riduce a dismisura se ci
aspettiamo che lo stesso numero venga scelto indipendentemente l’uno
dall’altro dalle due persone che hanno composto le due opere criptiche più
famose al mondo (forse in concorrenza solo con la Bibbia): Dante e Nostradamus.
Il numero 4758, non è presente
nella Bibbia, non è presente nei Promessi Sposi, non è presente nelle opere di Shakespeare né in nessuna
grande opera letteraria: è presente esclusivamente in Dante e Nostradamus.
Per chi, come me, si occupa di
codici, Dante e Nostradamus sono collegati al di fuori di ogni dubbio. Hanno
scelto lo stesso numero perché, contrariamente a quanto ho supposto sopra, la
loro scelta non è avvenuta “indipendentemente” l’uno dall’altro, ma è frutto di
un messaggio preciso.
I versi del Paradiso di Dante
sono 4758; anche le parole dell’epistola a Enrico II di Nostradamus (contando
come doppie le parole con l’apostrofo e quelle composte, cioè con il trattino
d’unione) sono 4758; e 4758 è anche il totale degli intervalli della prima
cronologia biblica. Soprattutto, 4758 è il numero cabalistico del Graal (cfr.
Nostradamus: la Cabala, i Templari, il Graal).
Vabbe’… coincidenza, nonostante
tutto! E il misterioso numero 515? Dante lo cita nel XXIII canto del Purgatorio
(vv. 42-45):
nel
quale un cinquecento
diece e cinque,
messo di Dio anciderà la fuia
con quel gigante che con lei delinque.
messo di Dio anciderà la fuia
con quel gigante che con lei delinque.
Nostradamus utilizza lo stesso
numero come elemento della cronologia biblica:
aprés vint Moyse environ cinq cens quinze ou seize ans,
dopo venne Mosè, circa
cinquecento quindici o sedici anni.
Nostradamus ne parla anche nel
Presagio di maggio 1555 che, come spiegato chiaramente nel “vero codice di
Nostradamus”, ripropone in realtà il 515 e il 516 dell’epistola.
Il cinque, sei, quindici, tardi e
presto si rimane,
E Dante allora? Lui parla solo di 515 e non menziona il
516; o no?
Diamo un’occhiata ai versi 47-57 del canto XV del
Paradiso:
'Benedetto sie tu,' fu, 'Trino ed Uno, (47)
che nel mio
seme sei tanto cortese.
E seguì: 'Grato e lontano digiuno,
tratto leggendo del magno volume (50)
du' non si muta mai bianco ne bruno,
solvuto hai, figlio, dentro a questo lume
in ch'io ti parlo, mercé di
colei (53)
ch'a l’alto volo ti vesti le piume.
Tu credi che a me tuo pensier mei
da quel ch'è primo, cosi come raia (56)
da l’un, se si conosce, il cinque e il sei.
Verso
50: Leggendo
del magno volume (il
magno volume è libro della cabala)
Verso
52: Soluto
hai, figlio (dopo che avrai risolto l’enigma)
E, allora, proviamo a risolvere l'enigma:
Trino e uno (verso 47) = 3+1 =
4; cabalisticamente una “D”, cioè 500;
l’uno (1), il cinque (5) e il
sei (6) al verso 57.
Quindi, tutti insieme, 500-1-5 e 6
Attenzione: anche Nostradamus
non dice esattamente 515 o 516; per la precisione, egli dice: “cinquecento” (la
“D” di Dante), 15 o 16. Dante, a sua volta, separa l’uno dal cinque e dal sei
con le parole “se si conosce” (verso 57), cioè se si sa quel che si fa; perciò,
bisogna capire che l’uno va anteposto al 5 e al 6, per diventare 15 o 16:
proprio come Nostradamus.
Vi sembra tirato? Non lo è, ma
fingiamo che lo sia e restiamo solo al 4758 e al 515 del XXIII canto del
Purgatorio, dove la citazione è esplicita. Da soli, sono più che sufficienti per
dimostrare un collegamento tra Dante e Nostradamus; per non menzionare anche le premesse fatte all'inizio dell'articolo!
Il numero 4758 è il numero
cabalistico del Graal.
Nelle centurie di Nostradamus,
Cesare Chiren è la figura di Perceval, che va alla ricerca del Graal attraverso
un lungo ed avventuroso viaggio. Lo trova e lo contempla nel castello del Re
Pescatore.
Nella Divina Commedia è lo
stesso Dante che incarna quel ruolo, finché arriva alla vetta del Paradiso
dove, finalmente, contempla il suo Graal.
Il 4758 non è un numero scelto
a caso e non per caso, nella Divina Commedia, è proprio il numero dei versi del Paradiso!
Magari un giorno andremo più a
fondo. Per il momento, godiamoci il film di imminente uscita.
Grande attendo tuoi sviluppi con interesse
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