In un recente
articolo, dopo aver steso un velo pietoso su cinque dei sei testimoni del
miracolo del sole, ho scritto che l’ultimo di essi è sospettato di complicità
con i registi di Fatima.
Il motivo per il quale
si suppone che esista una regia è costituito, come più volte ribadito, dalla
funzione strettamente politica dei messaggi di Lucia, particolarmente
interessata a contrastare il comunismo, considerato l’anticristo che minaccia
la Chiesa, mentre nessuna attenzione viene riservata ai valori fondanti del
cristianesimo, quali la carità e l’amore. Non riesco proprio a capire come mai
tantissima gente, che si proclama cristiana, si lasci ingannare da un tale tipo
di messaggio.
Uno dei presunti
complici della regia è il sacerdote Manuel Formigao, che riveste un ruolo di
primo piano negli interrogatori dei fanciulli nel periodo delle loro visioni,
assiste personalmente al miracolo del sole e riceve perfino egli stesso un
messaggio dalla Madonna, per interposta persona. Tuttavia, nonostante sia
personalmente e pesantemente coinvolto, viene nominato membro della commissione
d’inchiesta istituita per fare luce sui fatti di Fatima. In pratica, deve
indagare anche su se stesso, eventualmente dandosi del bugiardo se non convinto
della sua stessa sincerità. Vediamo i dettagli.
Durante l’ultimo
ricovero in ospedale e poco prima di morire, Giacinta, la cuginetta di Lucia,
riceve dalla Madonna un messaggio per Formigao. Non potendolo incontrare
subito, glielo trasmette tramite una suora laica, chiamata Madre Godinho. Per
la verità, non esiste ragione perché tale messaggio debba essere indirizzato
proprio a Formigao, dal momento che non riguarda lui; forse capiremo meglio
continuando a leggere.
Questo il contenuto
del messaggio, così come poi reso noto da Formigao:
Giacinta ha detto che
nostro Signore era profondamente offeso per i peccati e i crimini commessi in
Portogallo; per questo motivo, un terribile cataclisma sociale minacciava il
nostro paese e, in particolare, la città di Lisbona. Sarebbe stata scatenata
una guerra civile o una rivoluzione comunista [e
te pareva: nota mia], accompagnata da saccheggi, violenze e devastazioni di
ogni genere. La capitale sarebbe stata trasformata nell’immagine dell’inferno.
Di questo messaggio,
il fatimologo De Marchi scrive: “Non è questa un’allusione ad una invasione
comunista [e daje: nota mia], che l’episcopato portoghese ha implorato
Nostra Signora di evitare?”
Quando nulla succede a
Lisbona, il merito dello scampato pericolo viene dato alla Consacrazione del
Portogallo alla Madonna, fatta dai vescovi del Paese. Dunque, se la predizione
si verifica, la profezia è vera; se non si verifica è ugualmente vera. Parafrasando
un vecchio film, si potrebbe dire: “E’ Fatima, bellezza! E tu non ci puoi
far niente!”.
Grazie a questa
profezia, Formigao diventa anch’egli un privilegiato del cielo, quasi come i
pastorelli. Ecco! Per rispondere all’interrogativo che ci siamo posti sopra,
probabilmente è l’esigenza di farne un prescelto, profumato di santità e quindi
particolarmente autorevole in materia di “fatimismo”, a fare di lui il
destinatario di un messaggio celeste.
Così il Canonico
Barthas, autore di “Fatima – Le meraviglie del XX secolo”, può permettersi di
scrivere: Sembra che la Madonna abbia diretto i suoi passi [di Formigao]
perché fosse l’apostolo delle apparizioni di Fatima.
Analogamente Frate
Michel, autore del monumentale lavoro “The whole truth about Fatima”, nel vol.
II parte 2, cap. 2 pag. 12, può scrivere che l’inchiesta su Fatima fu conclusa
in un mese “grazie al devoto lavoro del primo storico su Fatima”, cioè
Formigao.
Questo “storico”, a
stretto contatto sin dall’inizio con le famiglie dei pastorelli che ha
interrogato personalmente numerose volte, testimone del miracolo del sole,
destinatario di un messaggio profetico della Madonna, indaga essenzialmente su
se stesso e sui suoi comportamenti, concludendo con un parere favorevole. Mi
sarei sorpreso del contrario.
Pensate che sia tutto
qui (e non sarebbe poco)? Niente affatto! Ecco ciò che scrive il Dr. Marques
dos Santos, ultimo sopravvissuto della commissione d’inchiesta:
Non ci fu neanche una
singola sessione di studio i cui verbali siano disponibili; propriamente
parlando, la commissione non ha istituito alcun dossier e si è incontrata solo
alla fine, il 13 ed il 14 aprile 1930, in una singola[1]
sessione durante la quale la relazione, scritta esclusivamente dal Dr.
Formigao, fu letta e unanimemente approvata.
La giustificazione?
Eccola, indicata in chiave critica da Padre Alonso, un sincero difensore di
Fatima, il quale si rende tuttavia conto che il ruolo svolto da Formigao getta
pesanti ombre su tutta la vicenda, anziché avvalorarla:
Formigao aveva una
specie di monopolio sulla conoscenza dei fatti di Fatima; questo avrebbe
paralizzato ogni attività ogni volta che non fosse stato presente… nessuna
ricerca è stata fatta da esperti. Nessuna sottocommissione è stata nominata.
Nessuno studio sulle guarigioni è stato effettuato. Che vergogna! [è sempre padre Alonso a parlare]
Tutto è stato lasciato
all’improvvisazione del momento… Ciò che è stato fatto lo si è dovuto
esclusivamente all’iniziativa e all’attività del Dr. Formigao.
Formigao è dunque
parte in causa, se la canta, se la suona, svolge l’indagine, avalla le vicende
di Fatima, scrive da solo la relazione finale. Contemporaneamente imputato,
testimone, avvocato difensore, pubblico ministero, giudice e giuria. Se fossi
malpensante, direi che esiste qualche “piccola” irregolarità.; però non devo
dimenticare che è un benedetto dal cielo, visto che perfino la Madonna gli ha
mandato un messaggio.
Ma leggiamo, giusto
per vedere come ragionano i fatimologi, la conclusione di Frate Michel, autore
della già citata “Tutta la verità su Fatima”, anch’egli costretto a riconoscere
la presenza di “biasimevoli lacune” nell’inchiesta:
Proprio perché non si
è registrata alcuna seria opposizione alle apparizioni e perché i segni
straordinari furono numerosi e osservati da tutti, non è stato ritenuto
necessario costituire un esaustivo dossier sugli eventi. Le lacune del
processo canonico, in sé biasimevoli, portano indirettamente testimonianza
dell’indiscutibile veridicità delle apparizioni.
Non ho parole per
commentare delle conclusioni così folli e deliranti: le biasimevoli lacune
dell’inchiesta sono esse stesse testimonianza delle apparizioni.
Una profezia si
considera realizzata anche se non si realizza. Una burlesca inchiesta canonica
si considera valida perché, in effetti, non c’è bisogno dell’inchiesta. L’unico
membro attivo della commissione indaga su se stesso. E’ su queste basi che le
apparizioni vengono considerate “degne di fede”. Niente di più assurdo e
pazzesco, ma è così che nasce Fatima! La puzza d’imbroglio è nauseabonda, anche
col naso tappato.
E’ incredibile! E’
così che sono stati ingannati miliardi di persone. Una pagina triste della
storia della Chiesa che offende la mia sensibilità di Cattolico e, soprattutto,
di Cristiano, perché offende quelle Figure nelle quali credo, coinvolgendole in
meschine ed opportunistiche manovre terrene alle quali, attivamente o
omertosamente, hanno partecipato le più alte gerarchie ecclesiastiche del
secolo scorso.
Oltre che offensiva,
la storia di Fatima è anche irrimediabilmente ridicola. E’ del tutto
irragionevole pensare che la Madonna, che si proclama capace di convertire la
Russia e di garantire la pace nel mondo, alla prova dei fatti non riesca a
riscuotere obbedienza da almeno uno dei tanti pontefici ai quali è stata
chiesta la consacrazione della Russia e la rivelazione del terzo segreto.
Ancora una volta è inevitabile l’accostamento agli antichi dèi impiccioni che,
benché desiderosi di incidere sulle vicende umane, si dimostravano spesso non
all’altezza della loro stessa volontà.
La figura della
Madonna non esce bene dagli accadimenti di Fatima, sotto qualsiasi aspetto si
guardi. Molto meglio, per un credente, rinunciare allo scenario messo in piedi
da gente senza scrupoli, piuttosto che condividere le incongruenze e le
insulsaggini, con accenti di blasfemìa, partorite dalla mente malata ed
esaltata di Lucia e da coloro che le stavano attorno.
Adesso, forse,
riuscirete a capire il motivo della mia rabbia contro questa grandiosa
macchinazione che ha ingannato mezzo mondo in materia di religione. E forse
capirete anche le distanze da suor Lucia, al limite della esplicita
sconfessione, prese da tutti i pontefici ad esclusione di Giovanni Paolo II. Ma
di questo parleremo.
Il 13 ottobre 1930,
sulla base della spudoratamente vergognosa inchiesta di Formigao, il vescovo di
Leiria, nella sua pastorale “La divina Provvidenza”, riconosce ufficialmente le
apparizioni di Fatima e ne autorizza il culto:
Dichiariamo degne di
fede le visioni dei bambini a Cova da Iria, nella parrocchia di Fatima all’interno
della nostra diocesi, che hanno avuto luogo dal 13 maggio al 13 ottobre 1917.
Ufficialmente permettiamo il culto di Nostra Signora di Fatima.
Una suora bugiarda, un
prete tuttofare, scrittori compiacenti e una Curia a volte sprovveduta ed a
volte complice. Non bisogna pensare che abbiano cospirato tutti insieme, dal
momento che molti personaggi, a turno, si sono ritagliati autonomamente un
proprio ruolo nella vicenda, il più delle volte in buona fede, per ingenuità ed
ignoranza; tutti insieme, però, hanno tratto in inganno mezzo mondo e
continuano a farlo anche oggi.
[1]
Forse il Dr. Dos Santos ha voluto considerare come unica sessione un incontro suddiviso
in due fasi, con inizio il giorno 13 e termine il giorno 14.
Mi sono ormai quasi convinto che dopo la morte della Lucia la sua 'missione' sia stata raccolta da una certa Luz de Maria che credo abbia residenza a Langley- Virginia perchè pare proprio che i 'messaggi' che 'sta tipa dice di ricevere, provangano proprio da lì.
RispondiEliminaCerto é che il loro conmtenuto lo fa proprio supporre.
Ahhh. se è per questo la fila è lunghissima. Prima ancora di questa tipa metterei i veggenti di Medjugorje. Di recente, si è fatta avanti una donna di Oppido Mamertina (RC). A leggere il libro "Un segno nel cielo" di Bouflet e Boutry sembra quasi che i cattolici ai quali è apparsa la Madonna siano più numerosi di quelli ai quali non è apparsa,
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