Tecniche di Nostradamus

giovedì 7 maggio 2015

L'atto di nascita di Fatima

In un recente articolo, dopo aver steso un velo pietoso su cinque dei sei testimoni del miracolo del sole, ho scritto che l’ultimo di essi è sospettato di complicità con i registi di Fatima.

Il motivo per il quale si suppone che esista una regia è costituito, come più volte ribadito, dalla funzione strettamente politica dei messaggi di Lucia, particolarmente interessata a contrastare il comunismo, considerato l’anticristo che minaccia la Chiesa, mentre nessuna attenzione viene riservata ai valori fondanti del cristianesimo, quali la carità e l’amore. Non riesco proprio a capire come mai tantissima gente, che si proclama cristiana, si lasci ingannare da un tale tipo di messaggio.

Uno dei presunti complici della regia è il sacerdote Manuel Formigao, che riveste un ruolo di primo piano negli interrogatori dei fanciulli nel periodo delle loro visioni, assiste personalmente al miracolo del sole e riceve perfino egli stesso un messaggio dalla Madonna, per interposta persona. Tuttavia, nonostante sia personalmente e pesantemente coinvolto, viene nominato membro della commissione d’inchiesta istituita per fare luce sui fatti di Fatima. In pratica, deve indagare anche su se stesso, eventualmente dandosi del bugiardo se non convinto della sua stessa sincerità. Vediamo i dettagli.

Durante l’ultimo ricovero in ospedale e poco prima di morire, Giacinta, la cuginetta di Lucia, riceve dalla Madonna un messaggio per Formigao. Non potendolo incontrare subito, glielo trasmette tramite una suora laica, chiamata Madre Godinho. Per la verità, non esiste ragione perché tale messaggio debba essere indirizzato proprio a Formigao, dal momento che non riguarda lui; forse capiremo meglio continuando a leggere.
Questo il contenuto del messaggio, così come poi reso noto da Formigao:

Giacinta ha detto che nostro Signore era profondamente offeso per i peccati e i crimini commessi in Portogallo; per questo motivo, un terribile cataclisma sociale minacciava il nostro paese e, in particolare, la città di Lisbona. Sarebbe stata scatenata una guerra civile o una rivoluzione comunista [e te pareva: nota mia], accompagnata da saccheggi, violenze e devastazioni di ogni genere. La capitale sarebbe stata trasformata nell’immagine dell’inferno.

Di questo messaggio, il fatimologo De Marchi scrive: “Non è questa un’allusione ad una invasione comunista [e daje: nota mia], che l’episcopato portoghese ha implorato Nostra Signora di evitare?

Quando nulla succede a Lisbona, il merito dello scampato pericolo viene dato alla Consacrazione del Portogallo alla Madonna, fatta dai vescovi del Paese. Dunque, se la predizione si verifica, la profezia è vera; se non si verifica è ugualmente vera. Parafrasando un vecchio film, si potrebbe dire: “E’ Fatima, bellezza! E tu non ci puoi far niente!”.

Grazie a questa profezia, Formigao diventa anch’egli un privilegiato del cielo, quasi come i pastorelli. Ecco! Per rispondere all’interrogativo che ci siamo posti sopra, probabilmente è l’esigenza di farne un prescelto, profumato di santità e quindi particolarmente autorevole in materia di “fatimismo”, a fare di lui il destinatario di un messaggio celeste.

Così il Canonico Barthas, autore di “Fatima – Le meraviglie del XX secolo”, può permettersi di scrivere: Sembra che la Madonna abbia diretto i suoi passi [di Formigao] perché fosse l’apostolo delle apparizioni di Fatima.
Analogamente Frate Michel, autore del monumentale lavoro “The whole truth about Fatima”, nel vol. II parte 2, cap. 2 pag. 12, può scrivere che l’inchiesta su Fatima fu conclusa in un mese “grazie al devoto lavoro del primo storico su Fatima”, cioè Formigao.
Questo “storico”, a stretto contatto sin dall’inizio con le famiglie dei pastorelli che ha interrogato personalmente numerose volte, testimone del miracolo del sole, destinatario di un messaggio profetico della Madonna, indaga essenzialmente su se stesso e sui suoi comportamenti, concludendo con un parere favorevole. Mi sarei sorpreso del contrario.
Pensate che sia tutto qui (e non sarebbe poco)? Niente affatto! Ecco ciò che scrive il Dr. Marques dos Santos, ultimo sopravvissuto della commissione d’inchiesta:

Non ci fu neanche una singola sessione di studio i cui verbali siano disponibili; propriamente parlando, la commissione non ha istituito alcun dossier e si è incontrata solo alla fine, il 13 ed il 14 aprile 1930, in una singola[1] sessione durante la quale la relazione, scritta esclusivamente dal Dr. Formigao, fu letta e unanimemente approvata.

La giustificazione? Eccola, indicata in chiave critica da Padre Alonso, un sincero difensore di Fatima, il quale si rende tuttavia conto che il ruolo svolto da Formigao getta pesanti ombre su tutta la vicenda, anziché avvalorarla:

Formigao aveva una specie di monopolio sulla conoscenza dei fatti di Fatima; questo avrebbe paralizzato ogni attività ogni volta che non fosse stato presente… nessuna ricerca è stata fatta da esperti. Nessuna sottocommissione è stata nominata. Nessuno studio sulle guarigioni è stato effettuato. Che vergogna! [è sempre padre Alonso a parlare]
Tutto è stato lasciato all’improvvisazione del momento… Ciò che è stato fatto lo si è dovuto esclusivamente all’iniziativa e all’attività del Dr. Formigao.

Formigao è dunque parte in causa, se la canta, se la suona, svolge l’indagine, avalla le vicende di Fatima, scrive da solo la relazione finale. Contemporaneamente imputato, testimone, avvocato difensore, pubblico ministero, giudice e giuria. Se fossi malpensante, direi che esiste qualche “piccola” irregolarità.; però non devo dimenticare che è un benedetto dal cielo, visto che perfino la Madonna gli ha mandato un messaggio.

Ma leggiamo, giusto per vedere come ragionano i fatimologi, la conclusione di Frate Michel, autore della già citata “Tutta la verità su Fatima”, anch’egli costretto a riconoscere la presenza di “biasimevoli lacune” nell’inchiesta:

Proprio perché non si è registrata alcuna seria opposizione alle apparizioni e perché i segni straordinari furono numerosi e osservati da tutti, non è stato ritenuto necessario costituire un esaustivo dossier sugli eventi. Le lacune del processo canonico, in sé biasimevoli, portano indirettamente testimonianza dell’indiscutibile veridicità delle apparizioni.

Non ho parole per commentare delle conclusioni così folli e deliranti: le biasimevoli lacune dell’inchiesta sono esse stesse testimonianza delle apparizioni.  
Una profezia si considera realizzata anche se non si realizza. Una burlesca inchiesta canonica si considera valida perché, in effetti, non c’è bisogno dell’inchiesta. L’unico membro attivo della commissione indaga su se stesso. E’ su queste basi che le apparizioni vengono considerate “degne di fede”. Niente di più assurdo e pazzesco, ma è così che nasce Fatima! La puzza d’imbroglio è nauseabonda, anche col naso tappato.

E’ incredibile! E’ così che sono stati ingannati miliardi di persone. Una pagina triste della storia della Chiesa che offende la mia sensibilità di Cattolico e, soprattutto, di Cristiano, perché offende quelle Figure nelle quali credo, coinvolgendole in meschine ed opportunistiche manovre terrene alle quali, attivamente o omertosamente, hanno partecipato le più alte gerarchie ecclesiastiche del secolo scorso.
Oltre che offensiva, la storia di Fatima è anche irrimediabilmente ridicola. E’ del tutto irragionevole pensare che la Madonna, che si proclama capace di convertire la Russia e di garantire la pace nel mondo, alla prova dei fatti non riesca a riscuotere obbedienza da almeno uno dei tanti pontefici ai quali è stata chiesta la consacrazione della Russia e la rivelazione del terzo segreto. Ancora una volta è inevitabile l’accostamento agli antichi dèi impiccioni che, benché desiderosi di incidere sulle vicende umane, si dimostravano spesso non all’altezza della loro stessa volontà. 
La figura della Madonna non esce bene dagli accadimenti di Fatima, sotto qualsiasi aspetto si guardi. Molto meglio, per un credente, rinunciare allo scenario messo in piedi da gente senza scrupoli, piuttosto che condividere le incongruenze e le insulsaggini, con accenti di blasfemìa, partorite dalla mente malata ed esaltata di Lucia e da coloro che le stavano attorno.

Adesso, forse, riuscirete a capire il motivo della mia rabbia contro questa grandiosa macchinazione che ha ingannato mezzo mondo in materia di religione. E forse capirete anche le distanze da suor Lucia, al limite della esplicita sconfessione, prese da tutti i pontefici ad esclusione di Giovanni Paolo II. Ma di questo parleremo.


Il 13 ottobre 1930, sulla base della spudoratamente vergognosa inchiesta di Formigao, il vescovo di Leiria, nella sua pastorale “La divina Provvidenza”, riconosce ufficialmente le apparizioni di Fatima e ne autorizza il culto:

Dichiariamo degne di fede le visioni dei bambini a Cova da Iria, nella parrocchia di Fatima all’interno della nostra diocesi, che hanno avuto luogo dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. Ufficialmente permettiamo il culto di Nostra Signora di Fatima.

Una suora bugiarda, un prete tuttofare, scrittori compiacenti e una Curia a volte sprovveduta ed a volte complice. Non bisogna pensare che abbiano cospirato tutti insieme, dal momento che molti personaggi, a turno, si sono ritagliati autonomamente un proprio ruolo nella vicenda, il più delle volte in buona fede, per ingenuità ed ignoranza; tutti insieme, però, hanno tratto in inganno mezzo mondo e continuano a farlo anche oggi.



[1] Forse il Dr. Dos Santos ha voluto considerare come unica sessione un incontro suddiviso in due fasi, con inizio il giorno 13 e termine il giorno 14.

2 commenti:

  1. Mi sono ormai quasi convinto che dopo la morte della Lucia la sua 'missione' sia stata raccolta da una certa Luz de Maria che credo abbia residenza a Langley- Virginia perchè pare proprio che i 'messaggi' che 'sta tipa dice di ricevere, provangano proprio da lì.
    Certo é che il loro conmtenuto lo fa proprio supporre.

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    1. Ahhh. se è per questo la fila è lunghissima. Prima ancora di questa tipa metterei i veggenti di Medjugorje. Di recente, si è fatta avanti una donna di Oppido Mamertina (RC). A leggere il libro "Un segno nel cielo" di Bouflet e Boutry sembra quasi che i cattolici ai quali è apparsa la Madonna siano più numerosi di quelli ai quali non è apparsa,

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