Come già detto, nella mia ricostruzione la quartina X,1
precede la X,13; in effetti, non si può non notare la perfetta complementarietà
delle due. La prima descrive il colpo di mano di Filippo il Bello e la
necessità dei Templari di mettere in salvo una parte dei Cavalieri; la seconda
descrive le modalità con le quali questa parte si è messa in salvo.
L’obiettivo di mettere in salvo una parte della comunità
viene dichiarato molto esplicitamente. La parola “reste = resto” appare infatti
due volte, al terzo ed al quarto verso, allo scopo di accentuare il contrasto
tra due diversi gruppi di perseguitati: il primo è inserito in uno scenario di
morte, cattura, confisca di beni; per il secondo, invece, prevale la necessità
della salvezza, affidata all’espressione “per essere sostenuti”.
Al nemico, il
nemico la sua promessa
non manterrà, trattenuti i prigionieri:
Preso, calpestato,
morto e il resto spogliato dei beni,
(Con)dannato il resto
per essere sostenuto.
Sotto la pastura da
animali ruminanti
Tramite loro, condotti
al ventre di Wurzburg,
Soldati nascosti,
con armi rumorose (armi di ferro)
Accampati/messi alla
prova non lontano dalla città di Antibes.
Come si fa a preferire la “previsione” di guerre nel
Vietnam, di Napoleone o dell’arrivo di chissà quali distruttori, di fronte a
una lettura così semplice, così lineare, così integrata, da apparire una delle
più trasparenti dell’intera opera? “Herbipolis” è Wurzburg: se ci prendiamo la
libertà di tradurre con “elicotteri”, come è stato fatto, allora possiamo tradurre
anche con sottomarini, navicelle aliene, ventre di vacca e tutto quello che ci
viene in mente.
Il punto è sempre lo stesso:
le profezie di Nostradamus, o
comunque la maggior parte di esse, contengono messaggi criptati, resoconti,
indicazioni, istruzioni organizzative, piani per un futuro anche lontano
camuffati da profezie.
Capito questo, si è già a metà dell’opera, perché ci si
predispone ad un’osservazione con occhi diversi. L’insistenza nel ricercare
previsioni ad ogni costo conduce sempre allo stesso errore, assecondando il
gioco di Nostradamus che, sicuro di ingannare i suoi lettori, ha ingegnosamente
messo in bella vista il più complesso sistema in codice che sia mai stato
concepito da una mente umana.
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