Per dare un’ultima dimostrazione della errata
attribuzione a Nostradamus dei vaticinia, propongo l’immagine n. 39, della
quale non mi risulta sia mai stata data una spiegazione. Nel prossimo post
tireremo le fila, concludendo la trattazione.
Il disegno è stato ispirato da un episodio
descritto nel “Terzo manifesto – terzo giorno” delle “Nozze Alchemiche di
Christian Rosenkreutz”.
Vi sorprende? Come ho detto più volte,
documentarsi è un’impresa piuttosto faticosa, alla quale non tutti sono
disposti ad assoggettarsi. Poi ci sono cose, come questa, che sono praticamente
irrintracciabili, a meno che non rientrino già nel bagaglio delle conoscenze
personali.
Dunque, che dice questo manifesto dei Rosacroce?
Il leone immediatamente
impugnò la spada nuda che aveva, tenendola nella sua
zampa, e la spezzò in due parti nel mezzo, e i pezzi di questa, mi
sembrò, caddero nella fontana; dopo di
che ruggì a lungo, fino a che una colomba bianca portò un ramo di olivo
nel suo becco, che il leone divorò all'istante, e poi
tutto fu calmo.
Gli elementi ci sono tutti: il leone che impugna
la spada, la fontana, la colomba, il ramo divorato dal leone. La staticità del
fotogramma non compromette in alcuna maniera il dinamismo della scena che,
indubitabilmente, è quella del manifesto, creando un problema sulla datazione
dei disegni.
Infatti, le “Nozze alchemiche” furono pubblicate
per la prima volta nel 1616. Come si fa a credere che siano state
rappresentate figurativamente da Nostradamus, morto nel 1566?
…segue…
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