Prima di entrare nel merito del
terzo segreto, ricordo ancora una volta che siamo arrivati alla conclusione che
Fatima sia il frutto di un colossale imbroglio, volto a sancire l’alleanza e il
reciproco sostegno tra la Chiesa (espulsa dal Portogallo dai governi
repubblicani a cavallo dell’800/’900) e i partiti politici di destra.
Abbiamo visto che la storia
delle visioni non regge a un attacco appena appena critico: molte testimonianze
e molti documenti appaiono palesemente fasulli; il racconto degli eventi è
stracolmo di contraddizioni e incongruenze; la cronologia dei fatti è
inconsistente; le presunte profezie sono invariabilmente post eventum; lo
spirito evangelico viene calpestato; Dio, oltre che assetato di sangue umano e
specialmente di quello dei bambini, viene descritto come un esponente della
destra politica che, tramite suor Lucia, manifesta esplicitamente le sue
simpatie per il dittatore Salazar; la Madonna è un’attivista politica
anticomunista; in questa nuova religione fondata sulla dea madre, non si sa che
fine abbia fatto la figura di Cristo; “l’umile” Lucia, forte dello sconsiderato
riconoscimento tributatole con un’inchiesta farsa, “tiene per le palle” i vari
pontefici, facendoli apparire come dei bugiardi impegnati a nascondere la
volontà del Cielo.
Ma che volete ancora? Qui non
c’è solo qualcosa che non va. E’ un’intera macchinazione blasfema, inizialmente
costruita per gente analfabeta, che
oggi si regge in piedi perché nessuno si prende la briga o la responsabilità di
indagare seriamente. Gli autori dei vari libri, anche noti, scelgono la comoda
via della citazione e del sostegno reciproco. Non vengono neanche sfiorati dal
dubbio che Lucia possa aver mentito. Per loro, Lucia è una candida ed innocente
creatura privilegiata dalla Madonna e, di conseguenza, i papi sono degli esseri
spregevoli, sporchi, brutti e cattivi che, non solo si sono rifiutati di
consacrare la Russia, ma si sono perfino arrogati il diritto di occultare per
rmolti anni il terzo segreto; e, quando finalmente lo hanno rivelato, ne hanno
falsificato il testo o ne hanno tenuta nascosta una parte.
Come esempio tra tanti,
riprendo il brano che segue dal libro “Il quarto segreto di Fatima” di Antonio
Socci (edizione del 2011, pag. 114; la prima edizione è del 2008) il quale, tra
un miliardo di citazioni (a proposito dell’autonomia investigatva!), cita anche
un’intervista a padre Laurentin apparsa sul “Giornale” il 26 giugno 2000:
“La versione ufficiale [nota
mia: dell’interpretazione ufficiale del segreto],
secondo cui tutto ciò che fu proclamato a Fatima è già compiuto, faceva acqua
da ogni parte. Del resto il trionfo del Cuore Immacolato di Maria non si vede
nel mondo, tutt’altro, tanto meno la pace promessa e la conversione della
Russia”.
Non contento, Socci aggiunge di
suo: “Soprattutto dopo l’11 settembre 2001 è apparso chiaro
che i moniti materni della Madonna sui castighi incombenti non sono consegnati
al passato. Insomma il 26 giugno 2000 [nota mia: data della
divulgazione del segreto] non tutto è stato detto. E forse il mistero si è
fatto addirittura più fitto”.
“E’ apparso chiaro”? A chi? E
queste puerili semplificazioni sarebbero delle prove che non tutto è stato
detto? Scusate, ripeto per me, per convincermi che ho capito bene: la
dimostrazione che il “il 26 giugno 2000 non tutto è stato detto” sarebbe data
dal fatto che nel mondo non c’è pace, che la Russia non si è convertita e che
nel 2001 c’è stato l’attentato alle torri gemelle!
Non so se si tratta di uno
scherzo. A me sembra uno di quei falsi sillogismi del tipo: “Mia nonna ha tre
denti; la forchetta ha tre denti; mia nonna è una forchetta”.
Ho la sensazione che i
sentimenti prevalenti, di fronte al contenuto insulso del segreto, siano stati
quelli dell’insoddisfazione e della frustrazione. La forte delusione, il
rifiuto del confronto con la realtà, l’incapacità di rassegnazione avrebbero
indotto alcuni “fatimisti” a scaricare
nel comodo alibi dei complotti e delle omissioni il loro puerile bisogno di
perpetuare lo stato di attesa del soprannaturale.
Purtroppo per costoro, temo
che, dopo aver ovviamente chiarito (se ne sono capaci) cosa significa in
concreto “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, dovrebbero anche spiegare
come pensano che tale trionfo e la connessa pace si possano estendere al mondo
intero, “leggermente” più vasto e complesso di quanto riescano a concepire le
menti di Padre Laurentin, di Antonio Socci e di suor Lucia. Neanche Cristo
aspirava a tanto; anzi, non ha mai promesso alcuna pace su questa terra, bensì
guerre, terremoti e tribolazioni. Magari, prima di “tifare” incondizionatamente
per suor Lucia e per la sua Madonna immaginaria, sarebbe bene sfogliare qualche
pagina dei Vangeli.
Mi sembrano molto eloquenti, al
riguardo, le parole del Card. Tarcisio Bertone in “L’ultimo segreto di Fatima”:
L’eclissi della ragione ha
prodotto il “fai da te” del sacro, una sorta di supermarket delle religioni e
della fede. E, purtroppo, ci sono molti cattolici che rischiano di smarrire
completamente la dimensione storica e incarnata dell’esperienza religiosa. Val
più una Madonna che piange che una pagina del Vangelo … (omissis) … Cristiani
che soffrono di un’ingenuità spirituale esposta alle insidie della
superficialità e della disinformazione.
Tra l’altro, non so proprio se,
al giorno d’oggi, abbiano ancora senso le perplessità di padre Laurentin sulla mancata conversione della Russia,
vista da Lucia come causa della diffusione del male nel mondo. Sono e sono
stati tanti i mali della storia recente che con la Russia non hanno niente a
che vedere. C’è solo l’imbarazzo della scelta. A solo titolo di esempio,
ricordo i desaparecidos dell’America Latina (ben 40.000), la Shoah e le
migliaia di vittime attuali del Mediterraneo!
Se poi, seguendo Socci, abbiamo
bisogno anche dell’attentato dell’11 settembre per dedurre che non tutto il
segreto di Fatima è stato svelato, allora forse è meglio che sfogliamo qualche
giornale, oltre ai Vangeli: scopriremo che attentati, tsunami, terremoti,
ribellioni, stragi, guerre, disastri aerei, alluvioni, sono catastrofi che ci
sono sempre state e sempre ci saranno, con o senza i moniti di suor Lucia, e
senza bisogno di evocare alcun segreto.
Cerchiamo perciò di stare coi
piedi per terra, evitando di ridurre il cattolicesimo (e soprattutto il
cristianesimo) a delle visioni miopi ed infantili della storia e del mondo. Il
cristianesimo e la fede sono una cosa seria e grandiosa, non certo delle idiote “promesse
di pace se fai il bravo”!
Purtroppo per costoro, temo che, dopo aver ovviamente chiarito (se ne sono capaci) cosa significa in concreto “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, ..
RispondiEliminaE' cosa che vorrebbe capire anche il sottoscritto al quale sembrano solo parole in libertà o se preferisce una frase clichè senza alcun senso.