Tecniche di Nostradamus

sabato 10 ottobre 2015

Il terzo segreto e le idiozie dei fatimisti

Prima di entrare nel merito del terzo segreto, ricordo ancora una volta che siamo arrivati alla conclusione che Fatima sia il frutto di un colossale imbroglio, volto a sancire l’alleanza e il reciproco sostegno tra la Chiesa (espulsa dal Portogallo dai governi repubblicani a cavallo dell’800/’900) e i partiti politici di destra.

Abbiamo visto che la storia delle visioni non regge a un attacco appena appena critico: molte testimonianze e molti documenti appaiono palesemente fasulli; il racconto degli eventi è stracolmo di contraddizioni e incongruenze; la cronologia dei fatti è inconsistente; le presunte profezie sono invariabilmente post eventum; lo spirito evangelico viene calpestato; Dio, oltre che assetato di sangue umano e specialmente di quello dei bambini, viene descritto come un esponente della destra politica che, tramite suor Lucia, manifesta esplicitamente le sue simpatie per il dittatore Salazar; la Madonna è un’attivista politica anticomunista; in questa nuova religione fondata sulla dea madre, non si sa che fine abbia fatto la figura di Cristo; “l’umile” Lucia, forte dello sconsiderato riconoscimento tributatole con un’inchiesta farsa, “tiene per le palle” i vari pontefici, facendoli apparire come dei bugiardi impegnati a nascondere la volontà del Cielo.

Ma che volete ancora? Qui non c’è solo qualcosa che non va. E’ un’intera macchinazione blasfema, inizialmente costruita per gente analfabeta,  che oggi si regge in piedi perché nessuno si prende la briga o la responsabilità di indagare seriamente. Gli autori dei vari libri, anche noti, scelgono la comoda via della citazione e del sostegno reciproco. Non vengono neanche sfiorati dal dubbio che Lucia possa aver mentito. Per loro, Lucia è una candida ed innocente creatura privilegiata dalla Madonna e, di conseguenza, i papi sono degli esseri spregevoli, sporchi, brutti e cattivi che, non solo si sono rifiutati di consacrare la Russia, ma si sono perfino arrogati il diritto di occultare per rmolti anni il terzo segreto; e, quando finalmente lo hanno rivelato, ne hanno falsificato il testo o ne hanno tenuta nascosta una parte.

Come esempio tra tanti, riprendo il brano che segue dal libro “Il quarto segreto di Fatima” di Antonio Socci (edizione del 2011, pag. 114; la prima edizione è del 2008) il quale, tra un miliardo di citazioni (a proposito dell’autonomia investigatva!), cita anche un’intervista a padre Laurentin apparsa sul “Giornale” il 26 giugno 2000:

“La versione ufficiale [nota mia: dell’interpretazione ufficiale del segreto], secondo cui tutto ciò che fu proclamato a Fatima è già compiuto, faceva acqua da ogni parte. Del resto il trionfo del Cuore Immacolato di Maria non si vede nel mondo, tutt’altro, tanto meno la pace promessa e la conversione della Russia”.
Non contento, Socci aggiunge di suo: “Soprattutto dopo l’11 settembre 2001 è apparso chiaro che i moniti materni della Madonna sui castighi incombenti non sono consegnati al passato. Insomma il 26 giugno 2000 [nota mia: data della divulgazione del segreto] non tutto è stato detto. E forse il mistero si è fatto addirittura più fitto”.

“E’ apparso chiaro”? A chi? E queste puerili semplificazioni sarebbero delle prove che non tutto è stato detto? Scusate, ripeto per me, per convincermi che ho capito bene: la dimostrazione che il “il 26 giugno 2000 non tutto è stato detto” sarebbe data dal fatto che nel mondo non c’è pace, che la Russia non si è convertita e che nel 2001 c’è stato l’attentato alle torri gemelle!
Non so se si tratta di uno scherzo. A me sembra uno di quei falsi sillogismi del tipo: “Mia nonna ha tre denti; la forchetta ha tre denti; mia nonna è una forchetta”.

Ho la sensazione che i sentimenti prevalenti, di fronte al contenuto insulso del segreto, siano stati quelli dell’insoddisfazione e della frustrazione. La forte delusione, il rifiuto del confronto con la realtà, l’incapacità di rassegnazione avrebbero indotto alcuni  “fatimisti” a scaricare nel comodo alibi dei complotti e delle omissioni il loro puerile bisogno di perpetuare lo stato di attesa del soprannaturale.

Purtroppo per costoro, temo che, dopo aver ovviamente chiarito (se ne sono capaci) cosa significa in concreto “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, dovrebbero anche spiegare come pensano che tale trionfo e la connessa pace si possano estendere al mondo intero, “leggermente” più vasto e complesso di quanto riescano a concepire le menti di Padre Laurentin, di Antonio Socci e di suor Lucia. Neanche Cristo aspirava a tanto; anzi, non ha mai promesso alcuna pace su questa terra, bensì guerre, terremoti e tribolazioni. Magari, prima di “tifare” incondizionatamente per suor Lucia e per la sua Madonna immaginaria, sarebbe bene sfogliare qualche pagina dei Vangeli.
Mi sembrano molto eloquenti, al riguardo, le parole del Card. Tarcisio Bertone in “L’ultimo segreto di Fatima”:

L’eclissi della ragione ha prodotto il “fai da te” del sacro, una sorta di supermarket delle religioni e della fede. E, purtroppo, ci sono molti cattolici che rischiano di smarrire completamente la dimensione storica e incarnata dell’esperienza religiosa. Val più una Madonna che piange che una pagina del Vangelo … (omissis) … Cristiani che soffrono di un’ingenuità spirituale esposta alle insidie della superficialità e della disinformazione.

Tra l’altro, non so proprio se, al giorno d’oggi, abbiano ancora senso le perplessità di padre Laurentin  sulla mancata conversione della Russia, vista da Lucia come causa della diffusione del male nel mondo. Sono e sono stati tanti i mali della storia recente che con la Russia non hanno niente a che vedere. C’è solo l’imbarazzo della scelta. A solo titolo di esempio, ricordo i desaparecidos dell’America Latina (ben 40.000), la Shoah e le migliaia di vittime attuali del Mediterraneo!

Se poi, seguendo Socci, abbiamo bisogno anche dell’attentato dell’11 settembre per dedurre che non tutto il segreto di Fatima è stato svelato, allora forse è meglio che sfogliamo qualche giornale, oltre ai Vangeli: scopriremo che attentati, tsunami, terremoti, ribellioni, stragi, guerre, disastri aerei, alluvioni, sono catastrofi che ci sono sempre state e sempre ci saranno, con o senza i moniti di suor Lucia, e senza bisogno di evocare alcun segreto.

Cerchiamo perciò di stare coi piedi per terra, evitando di ridurre il cattolicesimo (e soprattutto il cristianesimo) a delle visioni miopi ed infantili della storia e del mondo. Il cristianesimo e la fede sono una cosa seria e grandiosa, non certo delle idiote “promesse di pace se fai il bravo”!

1 commento:

  1. Purtroppo per costoro, temo che, dopo aver ovviamente chiarito (se ne sono capaci) cosa significa in concreto “trionfo del Cuore Immacolato di Maria”, ..

    E' cosa che vorrebbe capire anche il sottoscritto al quale sembrano solo parole in libertà o se preferisce una frase clichè senza alcun senso.

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