Ci troviamo alle prese con una
successione di frasi disposte secondo un ordine diverso da quello originario,
che dobbiamo ripristinare.
Sappiamo che la chiave è
“CAESAR NOSTRADAMUS CHIREN”. Sappiamo che Nostradamus ha rimescolato le lettere
e le frasi ad esse collegate. Non conosciamo il metodo usato. Stiamo solo
seguendo la pista del raggruppamento delle lettere per tipo, partendo dalla
prima. Abbiamo ottenuto, sulla base di questa ipotesi, la successione
“CCAAAAEESSSRRRNNOTDMUHI”. Ventitrè lettere per ventitrè frasi. Dal nostro
punto di vista di decodificatori, perfettamente speculare rispetto a quello del
codificatore Nostradamus, abbiamo una successione di frasi che possiamo
numerare progressivamente da 1 a 23, come da seguente schema:
Non dobbiamo far altro che
ricostruire la chiave “CAESAR NOSTRADAMUS CHIREN”, utilizzando nell’ordine le
lettere dello schema e trascinandoci dietro i numeri corrispondenti.
Alla prima “C” corrisponde la
prima frase.
Alla prima “A” corrisponde la
terza frase.
Alla prima “E” corrisponde la
settima frase.
Alla prima “S” corrisponde la
nona frase.
E così via.
Se l’ipotesi fosse corretta la
successione (lasciando temporaneamente fuori le L.C.) dovrebbe essere:
Ad Caesarem Nostradamum filium
Abscondisti haec à sapientibus
& prudentibus id est potentibus & regibus & enucleasti ea exiguis
& tenuibus
Possum non errare falli decipi
Etc. etc.
Naturalmente potevamo arrivarci
per via empirica partendo dal post precedente. Tuttavia, è importante capire il
procedimento, perché dovremo replicarlo con le quartine; e lì la situazione è
molto più complessa.
Ammesso che abbiamo scelto il
procedimento giusto, sono finiti i problemi con le frasi?
Neanche per sogno!
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