L’11 settembre 1990, l'allora presidente degli Stati
Uniti, George Bush padre, davanti al Congresso riunito in sessione plenaria,
ha affermato che la crisi del Golfo Persico offriva l’opportunità di creare un Nuovo
Ordine Mondiale in cui tutte le nazioni del mondo potessero prosperare e vivere
in armonia.
Cosa c’entrava il nuovo ordine mondiale con la crisi del
golfo non è chiaro; al massimo si sarebbe potuto auspicare un nuovo ordine nel
Medio Oriente. Chiaro che quelle parole implicavano qualcosa di più impegnativo.
Ma andiamo avanti.
Undici anni dopo... badate, nuovamente 11 (anni)...
l’11 settembre 2001 (terzo 11), due aerei colpiscono le torri gemelle, diciamo
due costruzioni altissime a forma di 11 (quarto 11). Il primo degli aerei è
l’American Airlines 11 (quinto 11).
Ma quante coincidenze! E quella data, 11/9. Se
leggiamo il verso 11, 9 della Bibbia (sesto 11), si parla di una “torre”, in
particolare della torre di Babele. E l’intero capitolo 11 parla proprio
del progetto di costruire un unico governo mondiale, finché non arriva il
Signore a scombinare i piani. Se tutto questo vi sembra normale...
Sempre quell’11 settembre, un altro aereo va a colpire
il pentagono. E perché proprio il pentagono? Per mettere una firma. Una firma
crittografata e inconfondibile. Ancora più incredibile della ricorrenza
dell’11.
Il bello, o il brutto, della questione è che tutti i grandi eventi successivi portano la stessa inconfondibile firma, fino alla crisi del Covid. E non finisce qui... semplicemente perché, una volta scoperto il meccanismo, si capisce bene che il quadro è ancora incompleto.
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