Tecniche di Nostradamus

domenica 29 marzo 2015

Miracolo per appuntamento

Tolto l’aspetto psicologico di massa, l’unico elemento apparentemente concreto a favore di Fatima è costituito dal miracolo del sole, tra l’altro avvenuto su “appuntamento” fissato alcuni mesi prima. I fatimisti si fanno un vanto di questo miracolo programmato, con precisa indicazione di luogo, giorno ed ora.
Tuttavia, contrariamente a quanto si crede, non esistono prove che tale fenomeno abbia avuto luogo, né che sia stato davvero preannunciato. Anzi, gli indizi disponibili dimostrerebbero esattamente il contrario.
Per la verità, a vantare il possesso di questa freccia (spuntata) nella loro faretra sono sia i fatimologi che i critici, con la differenza che, per i primi, essa è l’unica freccia che ancora resiste a una definitiva confutazione; per i secondi, invece, essa è un ulteriore strumento di prova dell’imbroglio. Bisogna aggiungere che i critici non hanno alcuna vera possibilità di dimostrare un falso fenomeno; quello che possono fare è dimostrare che le prove fornite dai fatimologi non sono attendibili.
In ogni caso, anche accettandone l’autenticità, il miracolo del sole porterebbe acqua esclusivamente al mulino di Fatima I. Fatima II resta comunque un totale ed inequivocabile imbroglio.

La questione del miracolo è alquanto controversa e beneficia di diverse spiegazioni “naturali”. Bisogna onestamente ammettere che nessuna è totalmente convincente; nel contempo, non bisogna lasciarsi ingannare dal falso legame che è stato creato tra miracolo del sole e profezie di Fatima II.
Non sapere spiegare compiutamente il primo non rende automaticamente vere le seconde che, come già dimostrato, restano false, errate e post-eventum quand’anche si provasse che il miracolo è realmente avvenuto. Anche un bambino lo capirebbe, tranne… quei milioni e milioni di persone che scelgono di tenere gli occhi chiusi di fronte alle evidenze, non comprendendo che il miracolo del sole, vero o falso che sia stato, ha avuto la funzione di autenticare le apparizioni, ma non i racconti postumi di molti anni di suor Lucia.

Fornirò, di seguito, la spiegazione più diffusa del falso fenomeno, verificando anche “chi” sono stati i testimoni di questo presunto miracolo, “cosa” hanno testimoniato e “che cosa” è stato preavvisato. Come al solito, basterebbe solo informarsi.

...continua...

sabato 21 marzo 2015

Il grande imbroglio di Fatima

Sotto il profilo narrativo, la storia di Fatima è quella di un mondo cattolico che acclama le figure di tre pastorelli che avrebbero avuto contatti con la Madonna. Di questi, solo Lucia è sopravvissuta e ha trasmesso al mondo il messaggio affidatole dalla madre di Gesù.
Questo messaggio (da non confondere con il segreto) si compone di due parti: la prima contiene un invito alla preghiera ed alla penitenza, la seconda una serie di pseudo profezie; la prima ha contenuto spirituale, la seconda ha carattere politico; la prima viene resa nota subito, la seconda dopo alcune decine di anni; la prima ha un contenuto accettabile sotto il profilo religioso, la seconda è piena di incongruenze ed errori storici e dottrinali; la prima ha carattere locale, la seconda si rivolge all’umanità intera; la prima ha carattere cristiano, la seconda contiene spiccati contenuti paganeggianti, costituiti da “offerte” agli déi al fine di ottenerne i favori; la prima non contrasta col culto cristiano, la seconda popone un culto mariano in sostituzione di quello cristologico. E si potrebbe continuare.

Questo profondo abisso che separa le due manifestazioni del fenomeno di Fatima è scavato da una serie di inaccettabili princìpi logici, dottrinali, culturali e storici che non possono essere aggirati in alcuna maniera. Tuttavia, lasciando ai teologi i problemi di fondo, possiamo qui limitarci a quelli più pratici, alla portata di chiunque non abbia voglia di addentrarsi in riflessioni complesse. 
Un esempio accessibile a tutti è costituito dal contenuto politico, di carattere nettamente anticomunista, che porta seriamente a dubitare della natura divina del messaggio, quanto meno nella sua seconda parte. Non è da meno l’aspetto profetico. Infatti, abbiamo visto che le tanto declamate “profezie” sono semplici raccomandazioni, minacce, predizioni errate, che non reggono il confronto con delle analisi rigorose alle quali la gente della prima metà del ‘900, meno razionalista di oggi, non era abituata.
In ogni caso, queste presunte profezie sono state tutte rese note sempre dopo alcuni anni dall’evento predetto. Si tratta dunque di profezie post eventum, che chiunque potrebbe fare.

Oggi, un’analisi seria, oggettiva e senza pregiudizi “dell’intero” fenomeno porta inevitabilmente alla conclusione che gran parte del messaggio non presenta alcuna impronta trascendente. Ed è meglio così perché, in caso contrario, si creerebbero seri problemi sulle presunte virtù dell’entità apparsa ai pastorelli, per via degli errori storici e teologici, oltre che dei contenuti paganeggianti.
L’unico aspetto accettabile, costituito dall’invito alla preghiera e alla penitenza, pone il problema di decidere se Lucia abbia inventato anche questo o solo il resto.

Qualcuno dà sostegno alla tesi di una Fatima I (autentica) e di una Fatima II (falsi messaggi). In pratica, molti anni dopo le prime autentiche apparizioni, un gruppo di registi avrebbe deciso di appropriarsi del fenomeno per rielaborarlo e attualizzarlo su scala mondiale, in chiave di lettura politica della storia.
Qualcun altro sostiene, con valide ragioni, che neanche Fatima I è autentica, dal momento che la Madonna non avrebbe affidato il suo messaggio a una fanciulla che, in buona o cattiva fede, avrebbe finito con l’ingannare il mondo cattolico.

Se i dubbi sono così consistenti, perché allora Fatima gode di tanto seguito?
Fondamentalmente, la ragione sta nella natura stessa del fenomeno. In tutte le mariofanie, l’ignoranza e la superstizione fanno sì che molta gente si senta in qualche modo “obbligata” a credere ai veggenti di turno, ritenendo che i dubbi sulle loro visioni costituiscano difetto di fede nella Madonna o in Gesù. La storia è piena di inganni del genere.
Ma il fenomeno di Fatima annovera altre frecce al proprio arco.

Anzitutto, Lucia è vissuta a lungo, millantando contatti continui con il cielo e godendo dell’appoggio della Chiesa. A leggere le sue memorie e le sue lettere, si potrebbe perfino dedurre che potesse bussare a piacimento alle porte celesti.
Tuttavia, anche se nessun papa l’ha mai presa sul serio (a parte Giovanni Paolo II), è anche vero che nessuno l’ha mai smentita; né questo era possibile, visto che la Chiesa si è trovata coinvolta in un processo che essa stessa aveva innescato, per motivi politici, nella prima metà del novecento.
Chi è interessato dovrà necessariamente rileggersi i vecchi articoli. Qui posso ripetere per l’ennesima volta che gli eventi di Fatima servirono in chiave di sostegno ai partiti politici di destra, che reintrodussero in Portogallo la libertà di religione soppressa dai regimi massonici precedenti, ed in chiave di opposizione al comunismo, moderno anticristo e feroce avversario della Chiesa.

Un altro punto a favore di Fatima è il presunto miracolo del sole che, il 13 ottobre 1917, avrebbe avallato l’autenticità delle apparizioni. In pratica, zigzagando e roteando, il sole cadde quasi sulla testa della folla per poi tornare al suo posto. Ne parliamo a partire dal prossimo post.

L’ultimo punto che fa da sostegno all’imbroglio di Fatima, il più semplice ed efficace, consiste nell’enorme difficoltà di mettere insieme i numerosi frammenti di tutta la vicenda, portandone alla luce le contraddizioni e le falsità. Al netto di questa fatica che in pochi si sono sobbarcata (sono sei mesi che leggo carte ininterrottamente e ci sono ancora “migliaia” di documenti accatastati da leggere), rimane la leggenda delle apparizioni a tre ingenui pastorelli, semplice e toccante, alla quale si è istintivamente portati a guardare con fede e simpatia, piuttosto che con diffidenza. Una esperienza largamente collaudata dalle numerose mariafonie storiche il cui successo è stato replicato e superato dai registi di Fatima, aiutati nel tempo, più o meno consapevolmente, da numerosi scrittori di fantareligione.  

…continua…

venerdì 13 febbraio 2015

Avanti nel tempo

Sto leggendo il romanzo Flashforward di Robert J. Sawyer, dal quale è stata tratta l’omonima serie televisiva già trasmessa su Fox.

E’ un romanzo carino, scorrevole, con una buona trama, che si legge con piacere. Purtroppo, mi sembra che all’autore manchi quel “quid” in più che è necessario per tenere il lettore incollato alle pagine.
Il tema fondamentale è dato da un salto in avanti nel tempo, che permette all'umanità di vedere per circa due minuti la situazione in cui ci si troverà tra 21 anni.
Ebbene? Sì… c’è un ebbene!
La mia edizione del libro è abbastanza recente ma, già dalla prima edizione del 1999, per l’anno 2009 è previsto un Papa che si chiama Benedetto XVI (nominato papa nel 2005), per il 2006 è previsto l’LH Collider del CERN (attivato nel 2008), per il 2019 è previsto il primo presidente USA afroamericano (Obama eletto nel 2008; magari questa predizione è stata facile), per il 2009 è previsto il premio Nobel per i fisici Perlmutter e Schmidt per la teoria sull’accelerazione dell’universo (premio realmente vinto da entrambi nel 2011).
Gli anni non sono azzeccati con estrema precisione, ma le predizioni sono ugualmente straordinarie.

Uno stralcio di alcune di queste predizioni è riportato anche da Wikipedia:


Per il 2017 è prevista la morte della regina Elisabetta e l’abolizione della monarchia in Gran Bretagna.

sabato 7 febbraio 2015

Fatima e il bianconiglio

Prima di proseguire con l’esame del segreto, vediamo di fare una sintesi della situazione con una serie di quattro o cinque articoli ricchi di nuove ed insospettabili sorprese. Sveleremo, con l’occasione, “come” è stata riconosciuta ed approvata l’autenticità di Fatima: un processo canonico spudoratamente manipolato, che perfino un convinto fatimologo, padre Alonso, ha definito “vergognoso”.

La necessità di una pausa è imposta dal fatto di avere finora affrontato così tante di quelle incongruenze di dettaglio, da correre il rischio di perdere di vista il quadro d’insieme. Fondamentalmente è quest’ultimo che certifica il carattere di montatura del fenomeno di Fatima (con la consueta riserva sulle prime apparizioni), che non può essere circoscritto ad alcune strampalate profezie. Abbiamo a che fare con dei bugiardi matricolati o, nel migliore dei casi, con degli sciocchi ingenui. Bugiardi e sciocchi dilettanti, che lasciano dappertutto le tracce della loro dabbenaggine, anche perché figli di un’epoca di ignoranza e superstizione non del tutto tramontata. Mi piace pensare che la demolizione dei singoli fatti, dei quali ci siamo occupati finora, possa servire solo come controprova ad abundantiam di una mistificazione che emerge già da una semplice occhiata alla globalità del fenomeno.

Un Angelo, il cui ruolo è rimasto oscuro, simile a un giovane avvolto in un lenzuolo; la Madonna che appare su una nuvoletta; la sfilata, accanto al sole, di tre Madonne (del Rosario, del Carmine, dell’Addolorata), di  due Gesù (bambino e adulto), e di San Giuseppe; un inferno dantesco con fiamme e animali mostruosi; il sole che cade sulle teste della gente per poi tornare al suo posto; l’immancabile sorgente d’acqua miracolosa (anzi due, per mantenere la megalomania della storia di Fatima); false profezie rivelate dopo che gli eventi profetizzati si sono verificati; una pioggia di fiori che si sciolgono al tatto, nel giorno d’inaugurazione del santuario di Fatima; colombe che si piazzano stabilmente ai piedi della statua della Madonna per tutta la durata della  sua peregrinazione per il mondo; riti propiziatori fondati su formule da rispettare capricciosamente alla lettera e guai a non farlo; promesse e minacce negoziate e rinegoziate da una misericordiosa Lucia con una divinità sbadata ma feroce, alla perenne ricerca di motivi per scatenare guerre e persecuzioni; libero accesso ai salotti buoni del cielo, ogni volta che la pia Lucia ha voglia di parlare con Gesù o con la Madonna; tutte queste cose insieme e altre simili costituiscono il miracolo di Fatima. Mancano solo lo stregatto e il bianconiglio.

Mai un invito all’amore per il prossimo e alla carità; mai un invito a porre Cristo al centro della propria vita; mai una promessa di perdono; mai una parola di speranza. A parte gli effetti speciali di tipo cinematografico per colpire l’immaginazione dei fedeli, piovono sempre e solo minacce di distruzione e annientamento, con garanzia perpetua di finire all’inferno. Così, tolta la scenografia ad effetto, ciò che resta è lo spaventoso predominio del terrore sull’amore.

Non intendo scaricare su Lucia tutta la diffidenza che emerge dalle mie parole. Lei è solo un povera sciocca, vittima dell’ignoranza del suo tempo e delle trame oscure di coloro che l’hanno sequestrata, plagiata e strumentalizzata. Non so se questo la trasforma automaticamente in una santa; so, però, che più vado avanti nell’indagine e meno riesco a nascondere l’indignazione e  la rabbia di chi vede la propria religione trasformata in un fenomeno da baraccone, proprio da parte di chi dovrebbe custodirla.

Ancora più doloroso è constatare che, a prescindere dalle conclusioni, nessuno si chiede cosa sia stata veramente Fatima e cosa dovrebbe aver rappresentato. Se domandate al primo che passa, vi verrà risposto semplicemente che Fatima è il luogo nel quale la Madonna ha confidato a tre innocenti pastorelli un segreto apocalittico, che sette perfidi e maneggioni pontefici, disubbidendo agli ordini celesti, hanno deciso di tenere nascosto perché contrario ai loro interessi.
Decisamente una Madonna ingenua e sprovveduta, colei che si mette in questa imbarazzante situazione, ed ancora più ingenue e sprovvedute sono tutte quelle persone che parlano di segreti trascendenti, senza rendersi conto del contesto che li ha prodotti. Quelle stesse persone che, dopo aver letto qualche dilettantesco saggetto d’assalto, si credono illuminate e, prive di ogni senso della misura, trovano più facile dubitare di ben sette pontefici, piuttosto che di una suora ignorante ed esaltata e di qualche scrittore paranoico, intriso di retorica cattolica medioevale. Non si rendono conto che, così facendo, offendono in primo luogo proprio quella Madre Celeste alla quale giurano la loro devozione.

…continua…

lunedì 2 febbraio 2015

Fatima: Lucia - suora ignorante e presuntuosa!

Nell’ultimo articolo, ci siamo interrogati sul motivo per il quale Lucia abbia inserito, nellle memorie del 1941, dei vincoli a proprio danno, come quelli della luce sconosciuta e del pontificato di Pio XI, che avrebbero dovuto costituire dei riferimenti temporali invalicabili per lo scoppio della seconda guerra mondiale.
Spesso, la spiegazione più semplice è quella valida: ignoranza accompagnata da presunzione! Una miscela esplosiva! Per quanto riguarda l’aurora boreale, Lucia ha probabilmente tratto ispirazione dalla credenza popolare che vede nei fenomeni atmosferici straordinari un presagio di sventura. Ricordo che, come al solito, ha parlato della luce sconosciuta solo “dopo” che l’aurora boreale si era verificata.
Si pensi quel che si vuole, le contraddizioni esistono e non si può che prenderne atto. Bisogna semmai confrontarsi con l’alternativa tra una veggente bugiarda e un messaggio celeste sbagliato. La scelta è ovviamente scontata: non potendo dubitare della Madre celeste, dobbiamo dedurre che il segreto è stato totalmente o parzialmente inventato; personalmente, sono propenso per il “totalmente”. Mi riferisco al solo segreto, ma è chiaro che questa conclusione getta un’ombra anche su Fatima I. Come è possibile che la Madonna abbia affidato un messaggio di preghiera e penitenza a una pastorella che, nel tempo, si sarebbe trasformata in uno strumento d’inganno per i fedeli?

Quello che posso dire è che, stante il carattere spiccatamente anticomunista del messaggio di Fatima, è verosimile ritenere che l’iniziale intenzione fosse quella di far ricadere sulla Russia la responsabilità del secondo conflitto mondiale, collocandone l’embrione, con la lettera a padre Goncalves del 1940, nella guerra civile spagnola tra nazionalisti cattolici e repubblicani marxisti. Quando questa tesi è diventata insostenibile, sia sotto il profilo storico che sotto il peso delle contraddizioni di Lucia, si è preferito ripiegare sulla soluzione dell’occupazione dell’Austria che, tra tutte, rispettava almeno il requisito della collocazione temporale.

Se le cose stanno veramente così, e molti indizi confluiscono su questa conclusione, si rafforza ulteriormente la tesi di una regia occulta, di matrice politico-religiosa, che ha strumentalizzato e influenzato le rivelazioni di Lucia, persona tanto facilmente suggestionabile quanto difficilmente controllabile, per propagandare una presunta condanna celeste della Russia comunista, anticristo dei nostri tempi e feroce avversaria della Chiesa; questa condanna ha trovato nel secondo segreto la sua più formale espressione.
Pur di contrastare la diffusione nel mondo dell’ideologia comunista, non si è esitato a chiudere un occhio, o entrambi gli occhi, di fronte alle dittature di stampo fascista con le quali non sono mancate le collusioni e le reciproche simpatie. Perfino le atrocità naziste sono state viste come qualcosa di irrilevante rispetto al pericolo marxista, tanto da non meritare neanche il più piccolo accenno tra le minacce che la Madonna di Lucia ha riservato ai destinatari del suo messaggio.

Abbiamo sottolineato più volte la scarsa credibilità di un’apparizione celeste interessata alle questioni politiche che, nonostante i loro importanti effetti sulle vicende dei popoli, sarebbero una novità assoluta nello spirito evangelico. Possiamo invece contare su 2000 anni di papi e prelati politicamente attivi.
Questo è un motivo in più per ritenere che, se è solo probabile che Fatima I (fenomeno locale) sia stata progettata, o quanto meno appoggiata, per favorire la presa del potere da parte della destra nazionale portoghese, sia invece praticamente certa una Fatima II (fenomeno universale) costruita a tavolino in chiave anticomunista e antirussa.
Bisogna aggiungere che, al tempo delle apparizioni, il comunismo non aveva ancora preso il potere in Russia, che era una nazione profondamente cristiana. Perciò, piuttosto che credere in entità celesti che lanciano anatemi contro i futuri sconvolgimenti bolscevichi, direi che si possa accettare tranquillamente la tesi che, all’epoca di Fatima I, non erano ancora note le esigenze che avrebbero ispirato Fatima II negli anni successivi; proprio nel drastico mutamento di scenario sarebbe da ricercare l’abisso metodologico e di contenuti che separa le due rivelazioni. Il puerile tentativo di unificazione delle due Fatima, fondato sulla retrodatazione al 1917 del segreto reso noto nel 1941, mostra subito i suoi limiti a chiunque non voglia cascare nella trappola della strumentalizzazione politica di un genuino sentimento religioso.


martedì 27 gennaio 2015

Fatima: le bugie di Lucia

La guerra terminerà. Ma se non smetteranno di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI, ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta…

Nel secondo segreto Lucia afferma di aver ricevuto dalla Madonna la rivelazione che la seconda guerra mondiale sarebbe scoppiata sotto Pio XI e sarebbe stata preannunciata da una luce misteriosa.
Quando le viene fatto notare che quello di Fatima sarebbe l’unico caso della letteratura profetica di ogni tempo a contenere un nome specifico, Lucia risponde ostinatamente che non ha spiegazioni da dare. La Madonna ha menzionato proprio Pio XI (al tempo della visione era ancora vivo Benedetto XV) e così riferisce; non c’è errore né equivoco.
Poiché la guerra scoppia con l’invasione della Polonia da parte della Germania il 1° settembre 1939,  quando Pio XI è già morto (10 febbraio 1939), Lucia sostiene che il vero inizio va retrodatato. Al riguardo, fornisce due versioni diverse: in una afferma che tale inizio coincide con l’invasione dell’Austria da parte della Germania (12 marzo 1938); nell’altra sostiene che bisogna invece fare riferimento alla guerra civile spagnola (luglio 1936 – aprile 1939).
Per aumentare la confusione, il 20 giugno 1939, quando ormai l’umanità si prepara all’inevitabile, la suora scrive al vecchio confessore, Padre José da Silva Aparicio, sostenendo che la Madonna ha promesso di rimandare il flagello della guerra se la devozione dei primi sabati sarà praticata e propagata.
La notte tra il 24 e il 25 gennaio 1938, un’aurora boreale illumina gran parte dell’Europa. Nella terza memoria, Lucia conferma che è stata proprio quella luce il segnale atteso, del quale parla il secondo segreto: il preavviso della seconda guerra mondiale.

Tra memorie, lettere e interrogatori, Lucia ha frastagliato le sue rivelazioni un tanto al chilo, a seconda dell’interlocutore di turno, senza preoccuparsi di mantenere un ordine cronologico o, almeno, un filo logico. Non ha dunque valutato la possibilità che, un giorno, esse potessero essere assemblate in un quadro completo.
A dar retta al secondo segreto, se l’aurora boreale costituisce il preavviso di una guerra che deve scoppiare sotto il pontificato di Pio XI, allora l’intervallo consentito deve essere compreso tra il 25 gennaio 1938 (aurora boreale) e il 10 febbraio 1939 (morte del papa).
La guerra, in realtà, scoppia il 1° settembre 1939, sotto Pio XII, con l’invasione della Polonia da parte della Germania.

Dunque, Lucia racconta una balla nel 1940, quando scrive a padre Goncalves che l’inizio della guerra mondiale coincide con la guerra civile spagnola, scoppiata nel 1936, ben prima dell’aurora boreale.
Racconta frottole al vescovo da Silva quando, il 6 febbraio 1939, gli preannuncia l’imminenza di una guerra che ormai tutto il mondo dà per inevitabile. Pio XI muore da lì a quattro giorni, senza che nulla accada nel frattempo.
Scrive una enorme fesseria al vecchio confessore Aparicio quando, il 20 giugno 1939, gli comunica che la Madonna ha promesso di rimandare il flagello della guerra in cambio della devozione dei primi sabati. Non solo non si capisce il senso di questa “grazia”, se il beneficio è solo un rinvio, ma Pio XI è già sotto terra da oltre 4 mesi. Non è chiaro come si possa rinviare una guerra che, secondo la profezia, sarebbe dovuta scoppiare sotto di lui.

La verità è che Lucia non possiede le capacità intellettive necessarie a tenere il conto di tutte le sciocchezze che racconta e, quando nel 1941 scrive le memorie, si mette nel sacco da sola con i vincoli della luce misteriosa e del papato di Pio XI.
A quel punto, padre Jongen le fa notare che i conti non tornano, ma lei cambia ancora versione e fa coincidere l’inizio del conflitto con l’invasione dell’Austria da parte della Germania, il 12 marzo 1938. Rimette a posto i problemi cronologici, ma non può evitare di smentire l’affermazione del 1940, che assegna il calcio d’inizio alla guerra civile spagnola e alla responsabilità della Russia, oltre che le lettere del 6 febbraio 1939 e del 20 giugno 1939 nelle quali prospetta, rispettivamente, l’imminenza della guerra e il suo rinvio. Come può essere imminente e come si può rinviare, nel 1939, una guerra che la stessa Lucia considera scoppiata nel 1938 con l’invasione dell’Austria, mantenendo contemporaneamente i vincoli della luce misteriosa e della morte di Pio XI, oltre che della responsabilità della Russia?
Chiedetelo a Lucia! Anzi, poiché è morta, chiedetelo a quelli che credono alle sue frottole, rincorrendo sensazionalistici e inconfessabili segreti. Già che ci siete, chiedete anche quale affidabilità si può attribuire alle loro ricerche, visto che sono ingenuamente cascati nella  trappola messa in piedi da Lucia con delle rivelazioni totalmente incompatibili tra di loro.

Ci si potrebbe domandare, ovviamente, il motivo per il quale Lucia avrebbe dovuto inserire nelle memorie del 1941 dei vincoli a proprio danno, come quelli della luce sconosciuta e del pontificato di Pio XI. Lo vedremo la prossima volta.

Intanto interrompo la lista delle incongruenze, che sta diventando un elenco infinito!

sabato 24 gennaio 2015

Fatima: la luce sconosciuta

Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per punire il mondo dei suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e della persecuzione della Chiesa e al santo Padre. Per impedirlo, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se daranno retta alle mie richieste, la Russia si convertirà e ci sarà pace. Se no, diffonderà nel mondo i suoi errori, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa.

Stiamo cercando di analizzare il secondo segreto pezzo a pezzo. Non è un procedimento facile né corretto, in quanto sto trattando le varie affermazioni come se fossero indipendenti l’una dall’altra, cosa che evidentemente non è. Tutte, però, presentano delle incongruenze dalle quali non si può prescindere. Non una… non due… ma tutte: è un gran pastrocchio di concetti contraddittori, confusi e antistorici, che mi costringono ad esaminarli uno per uno.

Dopo aver pronunciato le sue minacce, la Madonna passa a quella che sembra una profezia:

Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per punire il mondo dei suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e della persecuzione della Chiesa e al santo Padre.

Dal “Se l’uomo non smette di offendere Dio etc.” (cfr. Il secondo segreto di Fatima - 6), con un “se” che rende indefinito il futuro, si passa direttamente al “Quando vedrete etc.”, con un “quando” che lo dà per predefinito. Non insisto oltre su questa contraddizione. Mi concentro, invece, sulla luce sconosciuta che dovrebbe annunciare la seconda guerra mondiale e la persecuzione della Chiesa e del Santo Padre.
Tutti sappiamo che la guerra c’è stata, mentre non si capisce bene cosa si intenda per persecuzione della Chiesa e del santo Padre. In effetti, la storia non registra particolari persecuzioni della Chiesa e del Papa, successivamente alla luce sconosciuta, della quale ci occuperemo subito. Sotto questo aspetto, siamo in presenza di una falsa profezia.

In realtà non è profezia neanche quella della guerra visto che, insieme alla conseguente fame e alla inesistente persecuzione,  è stata data la possibilità di evitarla con la consacrazione della Russia e la comunione riparatrice dei primi sabati. Su queste contraddizioni, non potrei che continuare a ripetermi.
La novità, nel brano che stiamo esaminando, è costituita invece dalla luce misteriosa che avrebbe dovuto preannunciare la guerra.
Tutti coloro che hanno indagato su Fatima hanno identificato questa luce con l’aurora boreale che, la notte tra il 24 e il 25 gennaio 1938, illuminò gran parte dell’Europa. Nella terza memoria, Lucia conferma che fu proprio quella luce il segnale atteso, ma sostiene anche che gli astronomi si sono sbagliati nel considerarla aurora boreale.
Veniamo a scoprire che la suora era esperta in fenomeni atmosferici, così come era esperta in “profezie” visto che, come d’abitudine, è stata capace di  “prevedere” nel 1941 la luce sconosciuta del 1938. Giustamente, se non la si accetta come fenomeno di aurora boreale, allora bisogna dire che la natura di quella luce è rimasta “sconosciuta” agli astronomi.
L’umanità stava per entrare nell’era atomica, la teoria della relatività era stata prodotta da circa 30 anni, la teoria dei quanti era in pieno fermento, ma si prendevano cantonate sull’identificazione di una semplice aurora boreale.
Se lo dice Lucia… quella stessa Lucia che faceva profezie a distanza di molti anni dopo l’evento previsto e che, nonostante tutto, riusciva ugualmente a litigare con la storia.

Purtroppo, con questa apparentemente banale storia della luce misteriosa, Lucia mette il sigillo finale a quel groviglio di insanabili contraddizioni nelle quali è già caduta e nelle quali è destinata a cadere sempre di più, man mano che cercherà di porre rimedio alle sue imprudenti dichiarazioni. Ne parleremo, probabilmente già nel prossimo articolo.

Comincio a sentirmi come uno che tenta di dimostrare con serietà che quella di Cappuccetto Rosso è una favola.

Lista delle incongruenze:

1) Miracolo del sole: formulazione in contrasto con le facoltà profetiche di Maria.
2) Profezia della guarigione dei malati: manca la relazione tra predizione ed evento.
3) Profezia della morte di Francesco e Giacinta – predizione post eventum.
4) Profezia della vita residua di Lucia – errata relazione tra predizione ed evento.
5) Visione puerile e vetero-catechistica dell’inferno, spacciata per segreto.
6) Improbabile visione di un angelo, che impegna i tre pastorelli sul profondo mistero della SS. Trinità.
7) Devozione al Cuore Immacolato di Maria: non è profezia, ma richiesta pasticciata.
8) Profezia della fine della prima guerra mondiale: predizione post eventum  o errata.
9) Profezia della seconda guerra mondiale: predizione post eventum ed antistorica.
10) Profezia dell’aurora boreale del 25 gennaio 1938: predizione post eventum.