Tecniche di Nostradamus

venerdì 8 agosto 2014

Papi e vaticinia (seguito)


Completato questo scorcio della storia dei pontefici e prima di proseguire su altri aspetti dei “Vaticinia di Nostradamus”, è doveroso esprimere alcuni riconoscimenti.

Il tono semplice e a volte scanzonato adottato nel racconto dai papi non tragga in inganno. Infatti, anche se ho tentato (non so con quale risultato) di rendere leggera e gradevole una storia altrimenti arida ed ingarbugliata, posso assicurare che le ricerche bibliografiche sono state scrupolose ed impegnative, essendosi rivelato inadeguato il semplice ricorso alle fonti della rete internet, soprattutto in relazione agli aspetti iconografici.
Proprio la difficile reperibilità delle informazioni iconografiche ha agevolato, in passato, l’infondata e fantasiosa attribuzione a Nostradamus dei vaticinia, non solo ingiustificata sotto il profilo storico ed artistico, ma perfino contraddetta dalle stesse indicazioni contenute nel manoscritto e delle quali parleremo più avanti.

Mi astengo dal riproporre l’ampia bibliografia sulla vita dei papi, per la quale rimando all’apposita sezione del mio libro “Malachia: La profezia dei papi”.

Non posso invece far passare sotto silenzio uno speciale ed esplicito riconoscimento a Jean Raspail, autore del romanzo-inchiesta “L’anneau du pêcheur”, assolutamente perfetto nella narrazione storica[1] relativa al periodo pontificale trattato in questo blog e, in particolare, per le vicende di Benedetto XIII. Ho scoperto, a testimonianza della stima di cui gode il Raspail, che anche altri autori di comprovata serietà hanno attinto a piene mani al suo libro, come a un documento piuttosto che come a un romanzo.

Per quanto riguarda l’iconografia, un grande apprezzamento va al sintetico ma efficace Robert Lerner (Le origini delle profezie papali), alla fondamentale Martha Fleming (The late medieval pope prophecies), all’insuperabile Hélène Millet (Il libro delle immagini dei papi), alla versatile Paola Guerrini (Propaganda politica e profezie figurate nel tardo medioevo).

Ricerche accurate sono state effettuate sul materiale iconografico messo a disposizione per la consultazione on line da numerose biblioteche di tutto il mondo salvo, con qualche sporadica eccezione, che da quelle italiane: nessuna meraviglia! Al riguardo, uno speciale e grato ringraziamento va alla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, anche per aver effettuato per mio conto una ricerca di grande importanza.

Un ultimo ma non meno sentito grazie va infine all’amico Simone Leoni, che mi ha aiutato ad affrontare alcune incredibili circostanze presentatesi nel corso delle indagini sui vaticinia.

Esaurita così la trattazione delle immagini sul papato, l’argomento proseguirà sotto il più generico benché inappropriato titolo di “Vaticinia di Nostradamus”, anziché “Papi e vaticinia”.

…segue…


[1] Non altrettanto, purtroppo, si può dire della traduzione italiana.

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