Tecniche di Nostradamus

venerdì 22 agosto 2014

Vaticinia di Nostradamus (seguito)

Per dimostrare che i cosiddetti “Vaticinia di Nostradamus” non sono un’opera originale, potrei continuare con altre immagini, ma non credo sia il caso di insistere ancora.  Tuttavia, prima di concludere questa fase di analisi dei disegni per passare ad altri aspetti del manoscritto, vorrei condividere un'altra “piccola” scoperta.
Tra i vaticinia di Nostradamus c’è l’immagine di un vecchio che tiene un libro aperto in mano. Il documentario di History Channel, per imprecisati motivi, l’associa alla venuta dell’anticristo, che (non trasecolate per la straordinaria novità) sarebbe “un maschio”, in barba alla parità di genere.
Per la verità, a me sembra che nessuno abbia mai pensato a lui come a una femmina; la novità, perciò, non sta nel fatto che sarebbe un maschio, ma nel fatto che sia stato avvertito il bisogno di precisarlo. Secondo il filmato di History Channel, infatti, l’artista dei vaticinia lo scrive a chiare lettere: nell’immagine del libro mostrato dal vecchio, dice sempre il filmato, si leggerebbero le parole inglesi “one male”, cioè “un maschio”. Non so perché proprio in inglese ma, così come non ci viene spiegato perché questa immagine dovrebbe riferirsi all'anticristo, ugualmente non ci viene detto perché mai Nostradamus avrebbe dovuto scrivere in inglese. 


Non si scoraggino le donne; ammesso che questa immagine preannunci veramente l’anticristo (spero si colga l’ironia… eh… non penserete che dica sul serio), non tutte le loro speranze sono perdute. Infatti, se si guarda meglio, l’immagine non dice affatto “one male”, ma “che male”. Per capirlo, purtroppo, sarebbe opportuna un’impresa straordinaria, lunare, che History Channel e i suoi intervistati si sono ben guardati dal fare. O forse l’hanno fatta, ma si sono ben guardati dal dirlo, altrimenti sarebbe crollata la loro ricostruzione.
Immaginate un po’! Bisognerebbe ingrandire l’immagine, magari eliminando quel po’ po’ di buio di contorno, inesistente in originale, che  rende illeggibili le vere parole alle quali, per accrescere la confusione, viene sovrapposta la grande scritta in bianco “one male”! 

Per la verità, credetemi sulla parola, non ci sarebbe neanche bisogno di alcun ingrandimento. L’originale, che ho avuto la buona sorte di visionare personalmente, è talmente nitido che si legge perfino meglio dell’ingrandimento al computer.
 Il testo, scritto in italiano e non in inglese, contiene nelle varie righe le parole “con qual…”, “altrimen…”, “che male” (e non “one male”), “fatti di”, “io sono”. L’idea che l’artista suggerisce è di una mezza pagina alla quale manca l’altra mezza e non quella di un anticristo di sesso maschile.

Ecco l’immagine ingrandita, senza buio e senza sovrascritte. Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio, soprattutto quando c'è di mezzo un prodotto mediatico commerciale. Giudicate da soli.



 …segue…

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