Tecniche di Nostradamus

lunedì 6 giugno 2011

La quartina I,48

Abbiamo visto che Roussat propone un grande ciclo del mondo di 7000 anni. Nostradamus riprende questo ciclo e, nella quartina I,48, lega ad esso la scadenza delle sue profezie.

Un'altra ciclicità di Roussat è quella dei 354 anni e 4 mesi, con ciascun ciclo retto da un pianeta. Si parte dal 5200 a.C., data della creazione del mondo secondo Eusebio di Cesarea, e si va avanti ripetutamente secondo questo intervallo. Si arriva così all'anno:
- 1533: fine del regno di Marte e inizio del regno della Luna;
- 1888: fine del regno della Luna e inizio del regno del Sole;
- 2242: fine del regno del Sole e inizio del regno di Saturno.

Roussat avverte che, sulla base di questa ciclicità, nel 2242 potrebbe avvenire la fine del mondo.

L'idea di Roussat viene ripresa da Nostradamus. Più volte, come sanno i lettori del mio libro, viene evocato l'anno 2242 come data di fine delle profezie. In particolare, nella sua epistola al figlio Cesare, Nostradamus cita esplicitamente le concezioni di Roussat, pur senza nominarlo:

"E adesso che siamo governati dalla luna, tramite l'onnipotenza di Dio eterno, e prima che essa abbia compiuto il suo circuito totale, verrà il sole e poi Saturno".

Lo stesso terzo verso della quartina I,48 colloca nel 2242 la data di fine delle profezie sulla base di questa ciclicità. Per inciso, il primo verso indica la data del 1553, coincidente col ventesimo anno successivo all'inizio del regno della Luna (1533). Evidentemente, il 1553 è l'anno in cui Nostradamus scrive la quartina.

Vingt ans du regne de la lune passés
Sept mil ans autre tiendra sa monarchie:
Quand le soleil prendra ses iours lassés
Lors accomplir & mine ma prophetie.

Passati vent'anni del regno della luna
Settemila anni un altro terrà la sua monarchia:
Quando il sole prenderà i suoi giorni lasciati
Allora si compie e termina la mia profezia.

A questo punto, l'interpretazione è facile:

La quartina viene scritta nel 1553 (primo verso); le profezie terminano (quarto verso) nel 2242 (terzo verso) che, evidentemente, coincide con la fine del settimo millennio (secondo verso).
Resta da vedere cosa significa il termine "monarchie" del secondo verso e come si concilia la data del 2242 con il settimo millennio.

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