Tecniche di Nostradamus

domenica 7 giugno 2015

Decisioni imminenti su Medjugorje

E’ di oggi la notizia che la Chiesa si pronuncerà presto in merito alle apparizioni di Medjugorje.
In proposito, ho letto in giro numerosi commenti, molti dei quali incentrati sulla convinzione che verrà trovata una formula che lasci la porta aperta alla devozione dei fedeli, per non compromettere i lucrosi affari che il fenomeno comporta.
Non so quali siano questi lucrosi affari e, francamente, non mi importa. Purtroppo credo, anzi temo, che davvero la Chiesa userà delle formule ambigue per ben altre ragioni.

Da una parte sono sicuro che, scottata dal coinvolgimento nella truffa di Fatima, la Chiesa si guarderà bene dall’avallare le fesserie dei veggenti di Medjugorje, con tutto il codazzo di stupidaggini, superstizione e giochi di prestigio che le loro visioni comportano.
Dall’altra, penso che non avrà il coraggio di pronunciarsi in maniera chiara e definitiva, perché sa benissimo che l’ignoranza di tanta gente, anche colta in altri ambiti, tende a confondere la fiducia nelle parole dei vari ciarlatani-veggenti con la fede nella Madonna.
Secondo Teresa Scopelliti, veggente di Oppido Mamertina, la Madonna avrebbe detto che “rifiutando lei [Teresa] state rifiutando me”. L’equazione Teresa uguale Madonna è così stabilita, neanche troppo sottilmente. E la gente ci casca!
La stessa cosa è successa con suor Lucia nelle vicende di Fatima. Un ricatto che, funzionando alla perfezione, viene replicato ancora a Medjugorje.
Esiste quindi il rischio che l’eventuale sconfessione di Medjugorje venga interpretata come una condanna della devozione verso la Madonna. E la Chiesa non può certo accettare neanche la minima probabilità che questo errore venga commesso.

Papa Francesco, certamente non privo di coraggio, ha già definito “cristiani senza Cristo” coloro che “cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo testamento”.
Una espressione dura, pesante, che può sembrare semplice ma che, invece, implica tutta una serie di riflessioni teologiche niente affatto semplici: a cominciare dallo stesso concetto di “rivelazione privata”; per continuare col rapporto tra devozione verso la Madonna e verso i Santi e il culto dovuto a Dio; per finire con la convalida del Nuovo Testamento come fonte dell’ultima e definitiva rivelazione divina.

Dovrei, dunque, ritenere che Papa Francesco saprebbe trovare il coraggio di esprimersi senza ambiguità anche nei confronti di Medjugorje. Ma c’è di mezzo la Congregazione per la Dottrina delle Fede col suo tradizionale atteggiamento di cautela! Resta perciò da vedere se, voltandosi indietro, il Papa troverà gente disposta a seguirlo sulla via di una corretta interpretazione del Magistero della Chiesa o se troverà il vuoto assoluto. In qualsiasi caso, dovrà prepararsi a fronteggiare un mare interminabile di polemiche.

Nessun commento:

Posta un commento