Come era prevedibile,
l’annuncio che quanto prima verrà fatta chiarezza sulle apparizioni di
Medjugorje ha provocato numerose reazioni.
Come sempre, alle opinioni
improvvisate popolari, rispettabili ma avventate, si accompagnano quelle meno
rispettabili di studiosi, giornalisti ed eruditi “disinformati”, che pensano di
saperla lunga. Grazie ad alcuni di loro, si sta diffondendo l’opinione secondo
la quale una decisione attendista della Chiesa si avvarrebbe della formula “non
constat de supernaturalitate” (non risulta la sovrannaturalità), in opposizione alla formula “constat de non
supernaturalitate” (risulta la non sovrannaturalità), che esclude la sovrannaturalità dell’evento.
Nulla di più falso. Dal 1978, le
formule ecclesiastiche contemplate in questi casi sono solo due: “constat de
supernaturalitate” (si tratta di evento sovrannaturale) e “non constat de
supernaturalitate” (non risulta la sovrannaturalità dell’evento). Quest’ultima
formulazione, in effetti, può apparire sospensiva, visto che non esclude la
sovrannaturalità, ma, semplicemente, dichiara che l’eventuale sovrannaturalità
non è stata accertata.
Riflettiamoci un attimo.
Se viene accertata la
sovrannaturalità dell’evento, non sorge problema di formulazione. In caso
contrario, non si può dire che “è stata accertata la NON sovrannaturalità” perché, in tal caso, occorrerebbe fornire le prove della truffa.
Invece, la formula “non è stata accertata la sovrannaturalità”,
libera da tale onere pur essendo essa stessa la forma della dichiarazione
negativa attualmente prevista dalle norme ecclesiastiche.
Il vero giudizio sospensivo, eventualmente, verrà dato dalla formula "per il momento nihil obstat".
Il vero giudizio sospensivo, eventualmente, verrà dato dalla formula "per il momento nihil obstat".
Piaccia o no, la formula del “constat de non
supernaturalitate” è stata abolita nel 1978; pertanto, al momento opportuno,
sarà inutile costruirci attorno dei bizantinismi. Si sa già da ora che questa
forma non potrà apparire. Più che altro, semmai, si dovrà fare attenzione alle motivazioni che accompagneranno la decisione.
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