Tecniche di Nostradamus

domenica 28 giugno 2015

Fatima: premessa al terzo segreto

Prima di proseguire con la terza parte del segreto (che per comodità chiamerò anche terzo segreto), dobbiamo fare una riflessione.
Se siamo convinti, alla luce delle considerazioni portate avanti finora, di trovarci di fronte ad un gigantesco imbroglio, è evidente che in questa stessa luce va visto anche ciò che stiamo per trattare. Questa stessa convinzione ci permette di supporre che proprio la consapevolezza della truffa abbia ispirato l’atteggiamento di distacco, al limite della sconfessione, tenuto da quasi tutti i pontefici nei confronti di suor Lucia. Il prolungato rifiuto di rendere pubblico il segreto avrebbe trovato la sua ragione nella necessità di non conferire un implicito avallo alla truffa di Fatima fin quando, nel 2000, è stata trovata una formula che ha permesso di chiudere la vicenda, prendendone contemporaneamente le distanze (e vedremo come).

Se, invece, volessimo credere alle vicende di Fatima ed ai connessi segreti, allora bisognerebbe anzitutto sanare le incongruenze mostrate finora. Contemporaneamente, bisognerebbe spiegare come sia stato possibile che tutta una lunga serie di pontefici abbia trovato necessario ed opportuno disobbedire alle istruzioni della Madonna in materia di consacrazione della Russia e di rivelazione del terzo segreto. E, ancora di più, bisognerebbe accettare l’idea che la Madonna, che rivela a Lucia la propria volontà di intervenire nelle vicende di tutto il mondo, garantendo una pace mai sopraggiunta, non manifesti la medesima volontà di intervenire (o non sia in grado di intervenire) sulla sensibilità di almeno un singolo pontefice, ispirandogli obbedienza. Una Madonna che fa profezie a gogò, ma non sa prevedere che nessun papa la prenderà sul serio. Una Madonna che sa fare la giocoliera nientemeno che con il sole ma che, alla prova dei fatti, non sa valutare l’inutilità di affidare le sue volontà a una fanciulla che non verrà mai presa sul serio dalle più alte cariche della Chiesa.
Per la verità è la stessa fanciulla a essere inaffidabile, la prima a disubbidire alle richieste della Madonna, alla quale dichiara ipocritamente di essere devota. Infatti, stando alle memorie del 1941, già dal 1927 aveva ricevuto ordine dalla Madonna di rivelare le prime due parti del segreto. Eppure ha continuato a tacere fino al 1941. Scegliete voi: disubbidiente o bugiarda! Nell’uno o nell’altro caso, Lucia non è certamente quel modello di sottomissione a Maria che pretende di essere.

Se, nonostante tutto, volessimo credere, allora dovremmo risolvere il problema del culto della Dea Madre di Lucia, che non solo presenta pochi tratti in comune con una genuina devozione cristiana alla vera Maria, ma prende perfino il sopravvento sul culto di quel Dio attorno al quale ruota tutta la predicazione di Cristo.
Ci resterebbe anche da dimostrare gli effetti dei grandiosi annunci di suor Lucia. A cosa è servita la visione dell’inferno? Che fine hanno fatto la devozione dei primi sabati e la consacrazione della Russia? Che effetto ha prodotto la rivelazione del terzo segreto?
La visione dell’inferno è servita solo a spaventare i tre pastorelli. La devozione dei primi sabati non è stata divulgata. Si discute ancora se tra le varie consacrazioni della Russia effettuate nel tempo ce ne sia stata una valida; in ogni caso, la pace nel mondo, assicurata come contropartita, non esiste. A oggi, in molti credono che il terzo segreto rivelato non sia quello autentico. Insomma, è sotto gli occhi di tutti l’inutilità assoluta di ciò che Lucia ha attribuito alla Madonna.

Per finire, se credessimo a Lucia, sorgerebbe anche l’irrisolvibile problema di stabilire come si fa a distinguere un vero messaggero divino da un impostore, quando qualcuno si sveglia una mattina con la pretesa di avere visioni e rivelazioni celesti. Quel problema del quale, finalmente, la Chiesa d’oggi inizia a prendere coscienza, come dimostra la cautela finora manifestata nei confronti di Medjugorje, oltre che di eventi minori.
Di recente, lo stesso papa Bergoglio ha detto che “la Madonna non manda emissari”, senza essere nuovo a dichiarazioni di questo tipo. Già nell’omelia del 7 settembre 2013, aveva criticato i “cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private, mentre la rivelazione si è conclusa con il Nuovo testamento”.
Cristiani senza Cristo! Ovvero, cristiani da mercatino rionale che, anziché ispirarsi al Vangelo, pensano di poter scegliere tra gli scaffali ciò che li affascina di più, in base al potere di persuasione del visionario di turno!
Purtroppo, sebbene Papa Francesco sia stato preceduto nel suo scetticismo da una lunga serie di altri pontefici, tutti sappiamo che, dovendo scegliere tra la loro opinione e le parole di alcuni allucinati visionari, quando non proprio imbroglioni, milioni di persone vengono attratte da questi ultimi, attribuendo i cauti comportamenti della Chiesa a chissà quali complotti.

Personalmente non so come spiegare tutte queste assurdità, se non imputandole alla propaganda di alcuni fanatici esaltati di pagana religiosità che, sostituendo un Dio (o una Madonna) prestigiatore a un Cristo crocifisso, diffondono come vere le affermazioni deliranti di sciagurati visionari, senza la minima capacità di inquadrarle nell’ambiente storico e geografico che le produce e di confrontarle con un contesto teologicamente e cristianamente corretto.


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