Veniamo al secondo aspetto
controverso, relativo alla data del 1960 indicata per la rivelazione del terzo
segreto.
In circostanze mai chiarite,
Lucia ha richiesto che il segreto non fosse rivelato prima del 1960 o della sua
morte, a seconda di quale dei due eventi si fosse verificato prima.
Dunque, se il linguaggio ha un
senso, il 1960 o la sua morte avrebbero dovuto contrassegnare delle date a
decorrere dalle quali il vincolo della segretezza sarebbe venuto meno, ma non
avrebbero costituito in nessun caso una scadenza. Eppure, si insiste nel
considerare il 1960 come la scadenza di una cambiale non pagata da parte della
Chiesa, interessata a nascondere chissà quale rivelazione esplosiva.
Diverso, e quindi tassativo,
sarebbe stato il caso se Lucia avesse chiesto di rivelare il segreto “nel” 1960
o alla sua morte, a seconda di quale evento si fosse verificato prima.
La verità è che nessuno sa con
precisione come sono andate le cose, probabilmente neanche il Vaticano. Non si
sa, cioè, se veramente e in quale esatta forma Lucia abbia posto quelle
condizioni temporali. Solo voci di voci di voci. La posizione ufficiale della
Chiesa moderna, tramite il Card. Bertone, è che la data sia stata apposta sulla
busta nella quale Lucia ha inserito il segreto, per la consegna al vescovo di
Leiria. Purtroppo, Loris Capovilla, segretario di Giovanni XXIII, ha dichiarato
a suo tempo che il Papa (che ovviamente ha avuto la busta tra le mani) nulla
sapeva di quella data, con ciò escludendo che ci fosse una indicazione scritta.
Padre Valinho, nipote di Lucia, ha dichiarato che la data era apposta su una
misteriosa lettera accompagnatoria del segreto. Il Canonico Barthas sostiene
che fu lui a farsi indicare da Lucia la data della rivelazione del segreto… c’è
di che scegliere; in una folla di bugiardi che si smentiscono a vicenda, non si
sa a chi credere. Diciamo che una sciocchezza in più o in meno non altera la
montagna di frottole su cui è stata costruita Fatima.
E’ del tutto verosimile che la
data del 1960 sia stata inizialmente solo una voce popolare, poi cavalcata
dalla stessa Lucia. Visto il tipo, non ci sarebbe da meravigliarsi!
Ovviamente, non essendo noti
gli esatti termini della questione, è palese che lo scandalo della mancata
rivelazione nel 1960, per il quale c’è gente che ancora oggi si strappa i
capelli, è stato solo uno scandalo fondato sull’aria fritta, frutto di
stratosferica ignoranza; giusto per fare un po’ di caciara gratuita!
Aggiungo che, richiesta
ripetutamente di indicare il motivo per il quale il 1960 era così importante,
Lucia ha risposto a volte che era stata la Madonna a volere così, ed altre
volte ha risposto che si trattava di una sua personale “intuizione”, perché
sentiva che nel 1960 il messaggio sarebbe apparso più chiaro.
Intuiva… l’illustre
chiaroveggente! La solita ambiguità di una persona che non ci sta proprio con
la testa e dimentica oggi quello che ha detto ieri.
E pensare che tanta gente
ritiene che il segreto rivelato nel 2000 non sia quello autentico, per il
semplice motivo che non c’è nulla di specificamente riferibile al 1960. La fede
nelle “intuizioni” di Lucia è così forte da prevalere perfino sulla propria
capacità critica e sul più elementare buon senso!
Basterebbe pensare che, se il
1960 era così essenziale (per la Madonna o per Lucia) ai fini della
comprensione del messaggio, perché prospettare anche l’alternativa della
possibile morte, che sarebbe potuta sopraggiungere molto prima? Insomma,
demenziale confusione ed occhi improsciuttati anche in merito a questa duplice
indicazione temporale.
Ma c’è anche un’altra
considerazione che rende questa specie di scadenza una incontestabile
testimonianza delle frottole di Lucia.
Se è stata lei stessa a
“prevedere” una presunta importanza del 1960, allora bisognerebbe domandarsi su
quali elementi si sia basato il suo giudizio. Di fatto, bisognerebbe cambiare
totalmente prospettiva, considerandola “profetessa” (figuriamoci!), oltre che
semplice portatrice di messaggi divini; cosa che nessuno si è mai azzardato a
fare anche perché, in tal modo, si sarebbe tolta importanza alle apparizioni
mariane.
Se, invece, è stata la Madonna
a porre l’alternativa, allora bisognerebbe domandarsi che fine abbiano fatto le
sue virtù profetiche. Ci propina profezie a gogò, e poi mostra di non sapere se
nel 1960 Lucia sarà ancora in vita. Come aveva fatto, allora a profetizzarle
una vita più lunga di quella dei cuginetti?
Chiaro come il sole che Lucia
era svitata o bugiarda; probabilmente tutte e due le cose insieme. Assai meno
chiaro è capire come mai tanta gente continui ancora a credere alle sue
fesserie, delle quali una sincera fede cristiana non dovrebbe avere alcun
bisogno.
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