Tecniche di Nostradamus

mercoledì 6 aprile 2011

Cesare Nostradamus

Nostradamus fa precedere le prime 7 Centurie da una lettera indirizzata al figlio Cesare.
L'indirizzamento al figlio nasconde, in realtà, un messaggio al suo futuro interprete, che il profeta considera come un figlio spirituale o, se si preferisce, un figlio adottivo. La questione è indubbia e le ragioni di questa affermazione sono molte. Mi limito a indicarne qualcuna:

- Nostradamus afferma che il Cesare dell'epistola non è un suo conterraneo (invece, il figlio naturale lo era): "tu ne soys venu en naturelle lumiere dans ceste terrene plaige"; cioè, "tu non sia venuto in luce naturale in questo terreno lido";
- Indica se stesso come "progenitore", un termine che si addice a un antenato piuttosto che al padre: " apres la corporelle extinction de ton progeniteur" ("dopo l'estinzione corporale del tuo progenitore");
- Inizia la lettera con le parole "Ton tard advenement" ("La tua tarda comparsa"), riferendosi evidentemente a una lontana apparizione rispetto al momento in cui scrive.

Ci sarebbe altro da aggiungere, ma credo che quanto indicato sia per il momento sufficiente. C'è solo da precisare che, per confondere le acque, Nostradamus gli assegna il soprannome di Chiren che, come ben sanno i lettori del "vero codice di Nostradamus", non identifica affatto quel leader mondiale che sembra emergere da una lettura superficiale di alcune quartine. La questione verrà ripresa nel prossimo post.

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