Nostradamus avverte Cesare, nella lettera a lui indirizzata (enigma della "parola ereditaria dell'occulta previsione" già noto ai lettori del libro): "guarda che, quando parlo di Chiren, in effetti sto parlando di te". Perché questo? Semplicemente per depistare tutti, presentando "Chiren" con delle parole che lo fanno apparentemente sembrare un leader mondiale piuttosto che un oscuro "portavoce" della profezia (quartina VI,70 spiegata nel "Vero codice di Nostradamus").
Au chef du monde le grand Chyren sera,
Plus oultre apres aymé craint redoubté:
Son bruit & loz les cieux surpassera,
Et du seul tiltre victeur fort contenté.
A capo del mondo il grande Chyren sarà,
Più oltre dopo amato, temuto, dubitato:
La sua fama e gloria sorpasserà i cieli,
Del solo titolo vittorioso sarà contento.
Falsata l'identità, il dialogo con Cesare può proseguire tranquillamente senza che nessuno capisca.
Nostradamus comincia col dargli degli indizi. Per scoprire il primo di questi indizi, cioè la promessa rivelazione di un grosso enigma connesso alle "parole luminose" (punto di partenza di tutta la deviazione), dobbiamo fare una seconda deviazione, altrimenti non riusciremo a capirci. Prometto che, subito dopo, torneremo gradualmente al punto di partenza.
Nessun commento:
Posta un commento