Tecniche di Nostradamus

giovedì 27 novembre 2014

Fatima e Giovanni XXIII

Quando ho affrontato il tema di Fatima mi sono imposto, come sempre, l’obbligo del rigore obiettivo. Questo significa che mi sono posto una serie di domande, alle quali mi sono costretto da solo a dare risposta.

La prima di queste domande riguardava la possibilità che il messaggio di Fatima fosse veramente supernaturale. La risposta è stata “ni”. Da una parte, mi sono convinto che Lucia abbia visto e sentito qualcosa, su cui si può dibattere. Dall’altra, mi sono convinto che il racconto che è stato fatto delle sue visioni sia stato arricchito di fantasie e manipolazioni, per i motivi esposti nei precedenti articoli.

La seconda domanda che mi sono posto è capire perché i vari Papi abbiano omesso la pubblicazione della terza parte del segreto. La risposta è che l’abbiano ritenuta poco credibile, assieme a gran parte dell’intera vicenda, e abbiano cercato in modo maldestro di uscire dall’imbarazzante situazione in cui la Chiesa si era sprovvedutamente ficcata sin dalle prime manifestazioni dell’evento.

Per supportare questa tesi ho condiviso con voi alcune argomentazioni e considerazioni logiche, che non giustificano in alcuna maniera la presenza di un segreto apocalittico, da mantenere occulto.
Del resto, se fosse stato ritenuto vero che Lucia avesse riferito le disposizioni della Madonna, non si spiegherebbe come mai ben otto papi consecutivi abbiano avuto il coraggio di trasgredire un ordine del “Principale”, lassù, comunicato da Maria.

Insomma, chi sostiene che esiste un quarto segreto occulto o una versione apocalittica del terzo, a mio parere è clamorosamente in errore e si attacca a indifendibili fantasie pur di avallare le sue illazioni.

Leggo, adesso, la testimonianza resa da Monsignor Capovilla, segretario particolare di Giovanni XXIII, al processo di canonizzazione di questo papa. In merito al terzo segreto, che Giovanni XXIII ha voluto archiviare, Capovilla dice:

“Papa Giovanni impose il silenzio per due motivi. 1) Non sembravagli constare tutto "de supernaturalitate rei”. 2) Non voleva arrischiare un’interpretazione immediata mentre, nel complesso, il fenomeno Fatima, a prescindere dalle minute precisazioni, lasciavagli prevedere sviluppi di autentica pietà religiosa[1].

Traduco con parole mie: "non tutto sembrava soprannaturale anche se, nel complesso e a prescindere da alcune particolarità, conteneva elementi di genuina pietà religiosa".

Esattamente quello che vado sostenendo già da prima di venire a conoscenza di questa testimonianza. Di fronte ad una spiegazione così logica ed esauriente, perché mai dovremmo ricercare tesi alternative fantascientifiche? Perché mai Mons. Capovilla dovrebbe aver mentito al processo di canonizzazione? Perché mai le ipotesi fantareligiose dovrebbero prevalere sulle verità storiche?






[1] Enrico Galavotti: Processo a Papa Giovanni – Il Mulino, 2005; Antonio Socci: Il quarto segreto di Fatima – Rizzoli, 2008.

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