Questo post viene scritto in risposta a un quesito che mi è stato posto in un commento all'articolo intestato "Carpentras". Mi si chiedono informazioni in merito alla grafica adottata nella quartina IX, 41. Allego un'immagine di qualche esempio e faccio seguire le mie considerazioni.
Il verso recita: Le grand Chyren soy saisir d’Auignon (Il grande Chiren s'impadronirà d'Avignone).
Le tipografie dell’epoca usavano indifferentemente la “y” al
posto della “i” (da non confondere con l’intercambiabilità tra “i” e “j” che
Nostradamus adotta in Gematriah”). Da qui, Chyren anziché Chiren e soy anziché
soi. Quella specie di “f” è anch’essa una “s”, ma è un po’ diversa dalla “f”
vera, come si può notare nella quartina quartina IV, 52, terzo verso, “sera” e “fort”.
O anche nella IX, 7 tra “tres-fort” e “soy”. Potrei portare un’infinità di
altri esempi.
Stesso discorso vale per l’intercambiabilità tra “u” e “v”
di Avignon. A questa fungibilità mi pare di avere già accennato in un articolo
sulle “centvriez” (sì, vale anche tra “s” e “z”).
Sono presenti esempi di “s” che sembrano “f” e “y” al posto della “i” anche
nel brano dell’immagine che ho estratto dall’epistola a Cesare. In questo stesso estratto si può vedere che la "v" di "sauveur" è stata sostituita da una "u".
Oltre a quelli citati, ho evidenziato in rosso anche altri esempi di quanto asserito.
Non credo che
in tutto questo ci sia lo zampino di Nostradamus. I tipografi dell’epoca
usavano i caratteri di piombo, che non erano infiniti. Si arrangiavano come
meglio potevano, anche se costretti a usare tipi diversi. Per loro era diventata assolutamente indifferente l'adozione di un tipo anziché un altro. Tutti i lavori
dell’epoca, e non solo quelli di Nostradamus, testimoniano un simile
comportamento.
Spero di essere stato esauriente. In caso diverso, sono qui. Buona serata a Eragon e a tutti.
Grazie mille per il post. Quindi secondo questa intercambialita' delle lettere non significa nulla. Io avevo preso una bella cantonata perche' avevo scambiato delle "s" per delle "f"... Comunque quella frase continua a frullarmi nel cervello, non so perche'... saisir significa cogliere e quindi va bene ma non capisco soy... teoricamente in francese significa soia, ma non so in francese antico... Grazie ancora ed un abbraccio
RispondiEliminaIo non ci perderei tempo. Se vuole convincersi di quel "soy", guardi il 2° verso delle IV, 52: soy rendre = arrendersi. Oppure il 4° verso delle IX, 57: soy meme = se stesso. Oppure il primo ed il quarto verso della IX, 57: Roy con la "y". O ancora la "y" di consyderant. Per questo ho allegato l'immagine.
EliminaSe vuole altri esempi, me lo faccia sapere. Gliene posto quanti ne vuole.
Buona giornata.
Grazie mille per il chiarimento. Praticamente lei traduce soy con il riflessivo se-, -si... Puo' darsi che in francese antico si facesse, non ho le competenze per dire che corretto o meno. Se i suoi l'hanno portata a questa conclusione, ma non so perche' il naso mi pruda... boh... il tempo me lo dira'... Un abbraccio
RispondiElimina