Ricordate come iniziava l’enigma dei tre fratelli?
Lo ripeto qui di seguito:
Dei tre fratelli ci sono
tali differenze, poi uniti e accordati
Abbiamo supposto che
fossero tre numeri diversi che dovevano convergere sul numero complessivo delle
quartine (“uniti e accordati”). Quei tre numeri erano emersi dallo studio delle
(false) cronologie bibliche.
Il terzo (per età) è stato
il 1080. E’ il numero delle quartine.
Il secondo è stato il 1242,
costituito dalle lettere delle frasi latine ricondotte a 1080 attraverso una
ragionata rielaborazione.
Dobbiamo ora affrontare il
primo, il numero più alto, cioè il 1350.
Degli altri fratelli, il
primo occuperà i Leoni furiosi coronati, che tengono le zampe sopra le armi
intrepide (Epistola a Enrico II).
Questo “primo fratello” è
una tabella a doppia entrata (60 x 18) contenuta in un libro del quale, per il
momento, preferisco non fornire dettagli per non agevolare il lavoro di chi,
eventualmente, è pronto ad appropriarsi delle scoperte rivelate in questo blog.
Per spiegare l’enigmatica frase, di fatto dovei dare tutte le informazioni
necessarie all’identificazione del libro. La questione è solo rimandata ad un
prossimo futuro. Per ora posso solo dimostrare che la tabella in questione
contiene 1080 caselle, proprio quelle che ci servono per armonizzare con gli
altri due anche quest’ultimo fratello; riempita di numeri, termina con il
nostro 1350. Il titolo è “Tabula”, cioè tavola. Nell’intestazione c’è anche
qualcos’altro (irrilevante ai nostri fini) che ho cancellato perché fornirebbe
indizi sul libro. La devo inserire in verticale, altrimenti dovrei rimpicciolirla troppo.
Questa non è altro che la
“misteriosa” tavola (di Bourc), finalmente rintracciata, di cui si parla nella
quartina IX, 1. E’ la classica pistola fumante. Spero non ci siano pù dubbi. I
tre fratelli erano i 3 numeri, tutti ricondotti a 1080: le quartine, le lettere
alfabetiche, le caselle della tavola. Da questo momento in poi, ogni volta che
aprirete un libro su Nostradamus sarete condizionati da questa nuova
conoscenza.
Io non so ancora dove
possiamo arrivare, ma di una cosa sono sicuro: senza questa tavola non si va da
nessuna parte. Non se ne può prescindere. L’ho chiamata “l’ultima chiave”. Ed è proprio così. Se lo
stesso Nostradamus l’ha indicata, un motivo ci sarà, no?
Nella casa del traduttore di Bourc
Le lettere saranno trovate sulla tavola
Ricordo che Bourc equivale a 2-4173; cioè
alla soluzione delle due cronologie bibliche.
Tradotto in parole semplici, questo vuol
dire che colui che risolve l’enigma delle cronologie bibliche, comprendendo la
relazione tra i tre fratelli, dovrà disporre le lettere (delle frasi latine) su
questa tavola. Esattamente quello che stiamo tentando di fare in questo ciclo
di post.
Ho messo in evidenza i
numeri della riga 17, tipici delle Centurie. Avevo segnalato questa singolarità
già nel mio libro “Il vero codice di Nostradamus”, anche se allora non sapevo
dell’esistenza della tabella.
42 quartine della sesta
centuria;
342 lettere della frase
latina più lunga;
642 quartine che precedono
l’epistola a Enrico II (nella riproduzione rimpicciolita sembra un 641, ma vi
assicuro che è proprio 642);
942 quartine delle
centurie;
1242 lettere delle frasi
latine prima della rielaborazione.
Caratteristica di questi
numeri è di terminare con 42; inoltre, la differenza tra ciascuno di essi e quello
che lo precede è di 300. Devo onestamente ammettere che non capisco il nesso
tra questa riga e le Centurie. Ormai stiamo per immergerci nella parte più
oscura della chiave, quella che riguarda il suo problematico utilizzo. Se è
vero che questa chiave è formata da lettere e che a ciascuna di queste lettere
è associato un proprio numero progressivo, allora i numeri della tabella non
dovrebbero avere alcuna funzione. Dovrebbe essere importante solo la tabella in
sé, per informarci della necessità di una doppia lettura incrociata su 60 righe
per 18 colonne. Però è un dato di fatto che esiste quella strana corrispondenza
della serie 42.
Naturalmente dovremo
tornarci sopra e, lo confermo nuovamente, privi di soluzione del problema.
Possiamo solo ragionarci un po’ su insieme. Intanto, spero che interessi
sommariamente sapere come sono arrivato a questa tabella. I dettagli sono
contenuti nel mio libro “L’ultima chiave di Nostradamus”. Il punto di partenza
è stata la quartina IX, 41 che esamineremo nel prossimo post.
Vediamo se procedendo passo passo si riesce a tirare fuori qualcosa...
RispondiEliminaLei la chiama "tabella a doppia entrata" ma in effetti e' una tabella tridimensionale 60x9x2. Ogni singolo numero ha un legame diretto con il suo posizionamento, cioe' N(X,Y,Z) = F(X,Y,Z) con X=1...60, Y=0..8, Z=1,2. In particolare abbiamo che
N(X,Y,1) = 60 X + 3600 Y
N(X,Y,2) = 2 X + INT(X/2) + 150 Y
Probabilmente le aveva trovate pure da se', ma mi serve per capire se condividiamo alcuni punti di partenza. Alcune considerazioni:
- L'elemento N(1,2,2) dovrebbe essere 302 non 301...
- Molto probabilmente sia la tabella che l'astrolabio conducono allo stesso risultato ma forse con la tabella dovrebbe o potrebbe essere piu' semplice
- Per intuire come usarla dovrei capire come e/o per quale scopo e' stata creata pero' capisco la sua reticenza... Cerchero' di farmi bastare quello che ci ha dato...
Un abbraccio
Lei ha il potere di mettermi in crisi. Lo dico con ammirazione e gratitudine; la cosa mi fa molto piacere. Primo, perché mi è utile; secondo, perché mi fa sentire meno solo in questa ricerca.
EliminaQuello che dice ha molto senso. Cozza però col fatto che il risultato della funzione deve andare da 1 a 1080. Non so come altrimenti potremmo fare se non numerassimo le quartine in maniera progressiva senza trascurare l’abbinamento con le lettere.
Nel modo da lei proposto,per z=1 avremmo sempre un risultato maggiore di 3600 salvo il caso di Y=0.
Per z=2 dovremmo lavorare sugli interi risultanti dalla frazione di numeri dispari. Questo lo scarterei decisamente. Le uniche due circostanze in cui si hanno dei calcoli sono le cronologie bibliche e la cronologia astronomica. In entrambi i casi Nostradamus ha fatto ricorso all’aritmetica elementare. E poi, tutti gli enigmi di Nostradamus, a guardarli risolti, sono di una semplicità e una linearità disarmante. Non trovo tutto ciò coerente con la presenza di decimali (anche se da scartare).
Tenga presente che, data l’età, sono ormai mooooolto arrugginito con la matematica. Che succede se facciamo partire tutto da zero?
X=0…59
Y=0…8
Z=0…1
In tal modo, lo zero corrisponderebbe alla Legis Cantio, quartina senza numero che deve andare al primo posto. Sarebbe molto logico; direi quasi obbligato. Le altre andrebbero da 1 a 941 e poi da 942 a 1079. Che ne pensa? Si può ottenere uno sviluppo così?
Punto due. L’astrolabio di Nostradamus è un unicum il cui uso era noto solo a lui. Si trattava di competenze di famiglia. Tra l’altro, non ne ha fatto evidentemente l’uso classico. Però è possibile ragionare anche su questo fronte. Ho delle ipotesi al riguardo. Ma deve avere pazienza. Do a lei e a chi legge (in questa occasione spero che siano davvero pochi) una notizia in anteprima. Ho intenzione di togliere dalla circolazione il libro sul codice di Nostradamus, ormai superatissimo da ulteriori conoscenze e da una diversa prospettiva che mi sono formato sui contenuti delle centurie. Il nuovo libro riguarderebbe tutto ciò che ho scritto in quest’ultima serie di articoli. Naturalmente ampliato con la soluzione di altri enigmi e con l’indicazione esatta del libro con la tabella. Se mi riesce, intendo dargli un taglio tutto particolare. In questo momento non posso aggiungere altro, se non che è questione di un paio di mesi. Fra qualche giorno ne deve uscire uno, che non riguarda Nostradamus, e poi mi butterò anima e corpo su quest’ultimo.
Grazie di tutto.
Mi rendo conto che neanche la mia proposta va bene. Anche facendo partire da zero le altre variabili, il risultato è sempre elevato tutte le volte che Y>0 per z=0 con z=0...1
RispondiEliminaNon voglio sicuramente metterla in crisi, ma solamente darle il mio punto di vista cioe' solamente quello che io vedo... :o)
RispondiEliminaMi sa che mi sono spiegato male. Io ho solo preso il pezzo di tabella che lei ha postato ed ho notato che c'era una relazione tra i numeri all'interno delle celle e il relativo numero di riga e di colonna. Come lei fa notare la tabella ha due numeri e quindi puo' essere vista come una tabella tridimensionale, tutto qua... Purtroppo le mie non sono ipotesi ma e' la descrizione matematica di come la tabella e' stata costruita...
Un abbraccio
Confermo: la faccenda dalla crisi era un modo per ringraziare :-)
EliminaPer il resto, ha ragione. Sono stato io a capire male. Pensavo avesse aperto una braccia. Però l'idea della tridimensionalità non mi dispiace affatto. Confermo che N(1,2,2)=302. E' la copia di un libro digitalizzato rintracciato in Internet e già è un po' distorta. Il rimpicciolimento ha completato l'opera.
Alla prossima.
Anche a me la tridimensionalita' non dispiace ma e' piu' una sensazione che altro... Poi che farmene di tutti quei numeri non e' ho la piu' pallida idea... :-(
RispondiEliminaUn abbraccio