Passiamo al secondo dei segreti
di Fatima. Ancora una volta, ricordo che è Lucia adulta a scrivere ciò che ha
visto da bambina. E’ proprio questo aspetto, regolarmente sottovalutato, che
fornisce le basi per una adeguata comprensione. Ad esempio, per quanto visto
nel caso del primo segreto, il mistero della SS. Trinità era ben noto a suor
Lucia, sia pure a livello nozionale, mentre è estremamente improbabile che
fosse nei pensieri dei piccoli pastorelli.
Dopo aver descritto l’inferno,
la quarta memoria di Lucia, scritta nel 1941, prosegue con le seguenti parole
che la Madonna avrebbe pronunciato il 13 luglio 1917 :
Spaventati e come per
invocare soccorso, alzammo gli occhi verso la Madonna, che ci disse con bontà e
tristezza: “Avete visto l’inferno, dove vanno le anime dei poveri peccatori.
Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore
Immacolato. Se faranno quello che io vi dirò, molte anime si salveranno e ci
sarà pace. La guerra terminerà. Ma se non smetteranno di offendere Dio, sotto
il regno di Pio XI, ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte
illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi
dà che sta per punire il mondo dei suoi crimini, per mezzo della guerra, della
fame e della persecuzione della Chiesa e al santo Padre. Per impedirlo, verrò a
chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione
riparatrice nei primi sabati. Se daranno retta alle mie richieste, la Russia si
convertirà e ci sarà pace. Se no, diffonderà nel mondo i suoi errori,
provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il
Santo Padre avrà molto da soffrire, e parecchie nazioni saranno annientate.
Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la
Russia che si covertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace. In
Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede, ecc. Questo non lo direte
a nessuno.
Approfondiremo i vari punti uno
per uno; per il momento, proviamo a dare un’occhiata sommaria.
Dunque, Lucia “prevede” nel
1941 che la guerra (la prima guerra mondiale, in corso al momento delle
apparizioni) terminerà. Questa “straordinaria” predizione, tra l’altro,
corregge una precedente profezia rivelatasi errata.
Lucia, sempre nel 1941,
“prevede” la seconda guerra mondiale (iniziata nel 1939).
Ancora nel 1941, “prevede” che
la seconda guerra mondiale debba iniziare sotto Pio XI, mentre in realtà è
iniziata sotto Pio XII.
La “prevista” notte illuminata,
antecedente allo scoppio della seconda guerra mondiale, è stata la grande
aurora boreale della notte tra il 24 e il 25 gennaio 1938, che Lucia stessa,
nella terza memoria, qualifica come segnale divino, sostenendo che gli
“astronomi” sono in errore nel considerarlo aurora boreale.
Bisognerebbe infine capire
perché Lucia abbia aspettato il 1941 per rivelare che la seconda guerra
mondiale avrebbe potuto essere evitata con la Consacrazione della Russia al
Cuore Immacolato di Maria. Davvero sorprendente che una futura santa, credendo
di sapere come evitare quella guerra, non lo abbia detto per tempo.
La verità è che Lucia scrive…
scrive… senza rendersi conto del “cul de sac” nel quale si è ficcata. Esaltata
dal clima che si è creato attorno a lei, si sente obbligata a mantenere lo status
di canale privilegiato con il cielo; o forse lo fa per tenere vivo il ricordo
di Fatima, senza capire che sta trasformando un evento di preghiera e penitenza
in una tragedia apocalittica. Ora che ha studiato, le sue visioni ricalcano
quelle di Daniele, di Isaia e di Giovanni: inferno, guerre, annientamento di
nazioni, martiri; un crescendo che culmina nel terzo segreto, con l’ordine di
non rivelarlo per qualche tempo. Quasi certamente in buona fede, si immerge
totalmente nella parte e la gente le crede. I “registi” la fomentano: scriva
quel che vuole; l’importante è che parli male della Russia, menzionata ben tre
volte nel secondo “segreto”.
La Russia e il comunismo sono
una vera ossessione. Anche De Marchi (quello dei bambini “co-redentori”)
sostiene che Giacinta, la piccola cugina di Lucia, prima di morire (1920) aveva
profetizzato che, per punire i peccati commessi in Portogallo, il Signore
avrebbe scatenato una rivoluzione comunista, accompagnata da saccheggi,
violenze e devastazioni di ogni genere, soprattutto a Lisbona.
L’evento più simile a questa
“profezia” (ma senza la violenza prevista) è stato il colpo di stato del 1926,
di stampo fascista. Non importa! Quando nel 1952 De Marchi pubblica il suo
libro con la profezia di Giacinta, siamo in piena guerra fredda e la condanna
del comunismo ateo, da parte di una delle veggenti di Fatima, colpisce molto di
più di quanto possa fare l’errore di profezia. In fondo, De Marchi avrebbe
potuto sostenere che, nel 1952, il
pericolo di una sommossa comunista era ancora possibile e la profezia di Giacinta
sempre valida.
Sempre lo stesso De Marchi
scrive:
Fatima
ha richiamato sul Portogallo un fiume di grazie, e per il Cristianesimo in
genere è diventato il simbolo della guerra spirituale contro il comunismo e il
punto focale della nuova crociata.
…omissis…
Il
13 maggio 1938 ha avuto luogo il secondo pellegrinaggio, quale adempimento
della promessa fatta dall’episcopato portoghese per avere Nostra Signora
liberato il Portogallo dalla minaccia comunista che ha causato una così
terribile guerra civile in Spagna.
Ancora
una volta, per i nuovi lettori: Fatima II, quella delle profezie, non è un
fenomeno religioso. E’ un fenomeno politico.
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