Tecniche di Nostradamus

domenica 7 ottobre 2018

Il 1242: punto di partenza

Abbiamo risolto il problema della frase estranea. C’è però ancora un errore che dobbiamo correggere. Se guardiamo la frase n. 18, la “à” di “à fato” (oltre alla successiva parola “mais”) è in corsivo, a differenza delle altre dello stesso gruppo.


Per molto tempo ho commesso un errore. Escludevo correttamente la parola “mais”, ma lasciavo erroneamente la “à”, ingannato da quella che mi appariva come un’esigenza di completezza della frase. Come potete invece rilevare, le esatte parole non in corsivo sono “fato, à Deo, à natura”.

La “à” va dunque tolta anch’essa dal mucchio, lasciando un residuo di 1242 lettere (attenzione: stiamo parlando delle sole frasi; le due L.C. non sono ancora incluse). Questo è il vero il punto di partenza. E’ su queste lettere che bisogna lavorare. Le altre, quelle scartate (sia la “à” che la tredicesima frase nell’epistola a Enrico), in realtà non dovevano essere incluse sin dall’inizio, perché non rispettavano il criterio grafico richiesto. Non possiamo neanche dire che fossero superflue. Semplicemente erano un errore, uno specchietto per le allodole, e andavano ignorate. Adesso ci sono rimaste le frasi certamente corrette; ma sono ancora troppe. Penso che Nostradamus si riferisca più propriamente a queste frasi, tutte corrette ancorché eccessive, quando avverte: “Senza mescolare alcunché di superfluo”.

Non so se il numero 1242 vi dice qualcosa; ed anche il 1080 del numero totale delle quartine dovrebbe dirvi qualcosa. In effetti, si tratta di due numeri delle cronologie bibliche contenute nell’epistola a Enrico II. Per saperne di più, potete consultare l’opuscolo “Le cronologie bibliche di Nostradamus”. In quell’opuscolo scoprirete che questi due numeri fanno gruppo insieme al numero 1350 (del quale parleremo più avanti). Sono i famosi tre fratelli, menzionati sia nell’epistola a Enrico II che in qualche quartina. In tanti hanno tentato di intravedere in questi “tre fratelli” dei personaggi storici. Sono gli effetti del condizionamento mentale di chiunque parta sparato alla ricerca delle profezie senza domandarsi se, forse, sta sbagliando approccio. Io lo so bene, perché per tanti anni ho fatto lo stesso errore.
Nel prossimo post affronteremo questo enigma, la cui soluzione è essenziale per poter proseguire.


2 commenti:

  1. Ciò che lei scrisse qualche anno fa a proposito dei tre fratelli e rimasto invariato quindi?

    "Sono il numero totale delle lettere delle frasi in latino; il numero totale di quartine e presagi; il numero che identifica la “tavola numerica” del libro di Avignone con la quale vanno incrociate le lettere del “traduttore di Bourc”. Nostradamus li chiama anche i “tre fratelli”. Elaborando questi numeri secondo un rigorosissimo schema matriciale, si ottengono le coordinate di ogni singola quartina"

    In caso affermativo, come si andrebbe questo schema (o anche questa matrice) a collegare alle altre tre chiavi?
    Ovvero: il nome “Caesar Nostradamus Chiren”,la quartina VIII (69 probabilmente destinata al riordinamento delle 10 centurie) e la tavola di “Bourc”. Come lei le ha riportare qualche post fa?

    Se tutto questo sarà trattato nei prossimi articoli, mi scuso e che semplicemente sto aspettando con trepidante attesa.
    Le auguro una buona giornata

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  2. I tre fratelli sono i tre numeri (le 1080 quartine, le 1242 lettere da ridurre a 1080, la tavola di Bourc con 1080 caselle).
    Oggi stesso penso di pubblicare le indicazioni fornite al riguardo da Nostradamus.
    Tutto il discorso verrà poi approfondito nei prossimi post, unitamente al ruolo delle altre 3 chiavi. Purtroppo, sulla quartina VIII, 69 ci sarà poco da aggiungere rispetto a quanto dibattuto alcuni post indietro.
    Buona giornata anche a lei.

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