Prima di affrontare meglio
il discorso dei due fratelli 1080 e 1350, dobbiamo concludere la questione del
1242.
Come facciamo a ridurlo a
942? Attraverso tre passaggi. Cominciamo col primo, consistente nella
eliminazione di una frase latina. Nell’epistola a Enrico II, Nostradamus
scrive:
ne sera translatée à l’antique monarchie, sera
faicte la troisiesme inondation de sang humaine, ne se trouvera de long temps
Mars en Caresme.
Non sarà trasferita all’antica monarchia, sarà
fatta la TERZA inondazione di sangue umano, non si troverà per lungo
tempo MARZO in Cesarem (Temurah: Cesarem = anagramma di Caresme)
Evvai ! Dalle frasi dell’epistola a Cesare
dovrà essere tolta la TERZA, quella corrispondente al terzo mese
dell’anno, di 95 caratteri : « non si troverà MARZO in
Cesarem ». E così, da 1242 scendiamo a 1147 caratteri.
Per la cronaca, i libri italiani su Nostradamus
traducono « Marte in quaresima » (sic !) anziché « Marzo in
Cesare ». Campa cavallo! Quando una cosa non si capisce, è sempre meglio
copiarsi l’un l’altro. Mal comune mezzo gaudio.
A questo punto, con un paio di prove, potreste
essere già in grado di arrivare da soli alla soluzione. Ma noi non dobbiamo
arrivarci per prove ripetute. Dobbiamo arrivarci risolvendo degli enigmi. E,
per far questo, è giunta l’ora di affrontare il più temibile degli enigmi di
Nostradamus: quello del terzo anticristo.
Giusto per completezza, facciamo immediata e
rapida conoscenza dei primi due.
Il primo anticristo è stato appena trattato: è la
confusione delle quartine associate a delle lettere alfabetiche secondo un
criterio intricatissimo.
Il secondo è costituito dell’enigma delle edizioni
delle Centurie originali (Bonhomme, du Rhosne, P. Rigaud e B. Rigaud), stampate
direttamente sotto la supervisione di Nostradamus. Alcune differenze di
dettaglio tra l’una e l’altra edizione sono fondamentali per la ricostruzione
di tutte le chiavi. Un esempio eclatante è fornito proprio dalle differenze tra
la « Legis Cantio » dell’edizione Pierre Rigaud e quella
dell’edizione « Benoist Rigaud ».
Mi direte: ma che c’entra l’anticristo? Costui è
simbolo di distruzione, guerre, scompiglio, disordine, caos. Proprio quel
genere di cataclismi che hanno subito le centurie originali, il
« mondo » di Nostradamus, con l’effetto di essere spinte nel caos in
tutti i modi possibili.
Prima di procedere vi suggerisco di appuntarvi il
numero 1147 da qualche parte, per ripescarlo al momento opportuno.
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