Tecniche di Nostradamus

lunedì 1 ottobre 2018

Le frasi latine


Ci serve una chiave di 1080 lettere, lunga quanto il numero delle quartine da riordinare. Questo della lunghezza non è un requisito richiesto necessariamente dalle tecniche di cifratura. Anzi, ai tempi di Nostradamus, le chiavi erano piuttosto corte, e comunque più corte del messaggio da decifrare. Per questo motivo, la cifratura presentava sempre dei punti deboli, sui quali non ci interessa addentrarci, che venivano sfruttati dai bravi crittografi per violare i messaggi. Oggi come oggi non c’è messaggio di quel tipo che non possa essere decifrato con facilità, anche senza conoscere la chiave. La crittografia ha fatto passi da gigante e i computer compiono velocemente i tentativi necessari. Analisi statistica delle ricorrenze e delle frequenze sono le armi principali in mano ai “codebreakers”, i violatori di codice.
Nostradamus ha precorso i tempi ed ha utilizzato una chiave lunga quanto il testo da decodificare; nel nostro caso quanto il numero delle quartine. Pensate che questa chiave è poi stata “inventata” nel 1917 da Gilbert Vernam ed è tuttora ritenuta inviolabile. Vernam, naturalmente, non poteva sapere che Nostradamus lo aveva preceduto, visto che nessuno aveva mai sospettato l’esistenza della sua chiave assai simile.
Abbiamo detto che la chiave di Nostradamus è costituita dall’unione delle frasi in latino contenute nell’epistola a Cesare e nell’epistola ad Enrico II. A queste va aggiunta la “Legis cantio”.
 
Nell’epistola a Cesare e in quella a Enrico II, Nostradamus inserisce, sparse qua e là, 26 frasi in latino, suddivise in egual misura, tredici e tredici, nell’una e nell’altra epistola. Le trascrivo di seguito, nell’ordine in cui appaiono; accanto ad ognuna è indicato, tra parentesi, il numero delle lettere che la compongono.

La trascrizione rispetta fedelmente l'uso del corsivo, nei casi in cui questo stile è adottato nella versione originale. Non è un gesto di pignoleria; si tratta invece di un aspetto qualificante che esamineremo più avanti. Attenzione alle “e” stilizzate e commerciali utilizzate da Nostradamus. Vanno contate come una sola lettera (la “e”) e non come se fossero “et”. « Tout ainsi nommement comme il est écrit» (tutto esattamente come è scritto) raccomanda Nostradamus.
La traduzione delle frasi latine è assolutamente irrilevante; la chiave sta nelle singole lettere e non nel significato delle espressioni usate che, altrettanto efficacemente, avrebbero potuto essere costituite da una successione casuale di lettere alfabetiche. Il senso compiuto, come in tutte le chiavi crittografiche, ha solo funzione mnemonica e di facile riproducibilità.


1C(esare): Ad Caesarem Nostradamum filium (27)

2C: Soli numine diuino afflati praesagiunt, & spiritu prophetico particularia  (64)

3C: Nolite sanctum dare canibus, nec mittatis margaritas ante porcos ne conculcent pedibus & conuersi dirumpant vos (95)

4C: Abscondisti haec à sapientibus, & prudentibus, id est potentibus & regibus, & enucleasti ea exiguis & tenuibus (91)

5C: Quia non est nostrum noscere tempora, nec momenta &c. (43)

6C: propheta dicitur hodie, olim vocabatur videns (39)

7C: quia omnia sunt nuda & aperta & c. (26)

8C: Possum non errare, falli, decipi (26)

9C: non inclinabitur in saeculum saeculi (32)

10C: Visitabo in virga ferrea iniquitates eorum, & in verberibus percutiam eos (62)

11C: Conteram ergo, & confringam, & non miserebor (36)

12C: in soluta oratione (16)

13C: sed quando submouenda erit ignorantia (33)

14E(nrico): Minerva libera, & non invita (23)

15E: Quod de futuris non est determinata omnino veritas (43)

16E: tripode aeneo (12)

17E: Effundam spiritum meum super omnem carnem, & prophetabunt filii vestri, & filiae vestrae (74)

18E: à fato: à Deo, à natura (16)

19E: per tempus & in occasione temporis (29)

20E: Ut audiret gemitus compeditorum, ut solveret filios interemptorum (57)

21E: Triumvira (9)

22E: Bellis rubuit navalibus aequor (27)

23E: Sancta Sanctorum (15)

24E: Huy huy[1] (6)

25E: Multa etiam ô rex omnium potentissimè praeclara & sanè in brevi ventura, sed omnia  in  hac  tua  epistola   innectere  non possumus, nec volumus: sed ad intelligenda quaedam facta horrida fata, pauca libanda, sunt, quamvis tanta sit in omnes tua amplitudo & humanitas homines, deósque pietas, ut solus amplissimo & Christianissimo Regis nomine, & ad quem summa totius religionis auctoritas deferatur dignus esse videare (342)

26E: Faciebat Michael Nostradamus Salonae Petreae Provinciae (50)


[1] Questa espressione, benché non sia specificamente in latino (in realtà non è in nessuna lingua o, il che è lo stesso, può essere in qualsiasi lingua), fa parte dell’insieme, in quanto rispetta il principio “dell’inclinazione”, ancora da esaminare.

2 commenti:

  1. Se non ho contato male le lettere sono 1293, cioe' ce ne sono ben 213 di troppo. Ho guardato, ma penso l'abbia anche lei, quali combinazioni delle frasi mi davano 213 e ne ho purtroppo troppe... Mi aspettavo che fossero poche... Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravo! Sono proprio 1293. Però non risolveremo l'enigma per tentativi. Lo faremo seguendo passo passo le istruzioni di Nostradamus. Sarà un processo abbastanza semplice e, vedrà, molto logico e rigoroso. Bisogna solo far ricorso al classico "pensiero laterale", cioè a quel tipo di approccio che cerca soluzioni parallele a quelle che sembrano più ovvie.

      Elimina