Tecniche di Nostradamus

sabato 26 marzo 2011

Tritemio

Dopo una lunga parentesi, volta a individuare gli obiettivi che hanno spinto Nostradamus a "mascherarsi" da ciarlatano, per non farsi prendere sul serio, passiamo rapidamente in rassegna qualcuno dei personaggi della sua epoca che lo hanno ispirato e dei cui lavori, a volte, ha simulato il plagio.

Il primo è senza dubbio l'abate Tritemio, monaco tedesco vissuto tra il 1462 e il 1516. Studioso di astrologia, il suo nome resta legato soprattutto alla "Steganographia"; un'opera, costituita da tre libri, nella quale egli sosteneva di poter inviare messaggi attraverso l'invocazione di schiere angeliche.
In realtà i primi due libri erano costituiti da formulazioni di natura astologica-esoterica che contenevano al loro interno il messaggio di trasmettere (salto di lettere, di parole e così via). Ecco un esempio:

Aseliel murnea casmodyn bularcha vadusina ty belron diviel arsephonti si panormys orlevo cadon venoti basramym

Una uacat dve solvunt: una inutile, due risolvono.
Cioè, una sì e una no; sia per le parole che per le lettere.

Messaggi codificati, quindi, in un lavoro dichiaratamente crittografico senza secondi fini.

Il terzo libro conteneva anche delle tabelle numeriche, che solo nel 1998 il matematico Jim Reeds è riuscito a decodificare.
Se qualcuno è interessato, indico l'indirizzo dal quale può essere scaricato un pdf della decodifica di Reeds.

http://astrum-obscurum.org/Library/LibraryBase/Renaissance_Magic/Johannes_Trithemius/Steganography_Solved_Book_3.pdf

Si era sempre creduto che il testo originale nascondesse chissà quale segreto. Perfino Daniel Ruzo, uno dei rari studiosi seri di Nostradamus, pensava che si trattasse di un messaggio segreto, fondamentale per l'umanità.
E, invece, il testo decodificato ha messo in luce una ripetizione di frasi banali del tipo "il latore della presente è un ladro".
Insomma, a meno che non si voglia a ogni costo ipotizzare che quelle frasi nascondano a loro volta un segreto, bisogna più ragionevolmente concludere che anche il terzo libro era fine a se stesso: solo una dimostrazione di come si possa occultare un messaggio che resista alla prova dei secoli.

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