Il
Papa slavo
Juliusz Slowacki (poeta
polacco) – 1848
(traduzione da
http://www.lastrada.it/files/Pensaci_su/022-PSapr05.pdf)
Nel
mezzo delle contese il Signore Dio percuote
Un’enorme campana,
Per
un papa slavo ecco
Aperto
il trono.
Costui
davanti alle spade non sfugge
Come
quest’italiano,
Spavaldamente,
come Dio, va verso la spada;
Il
mondo per Lui – è polvere!
Il
suo volto, radioso per la parola,
E’
lampada ai suoi servi,
Dietro
di Lui fiorenti vanno le razze
Verso
la luce – dov’è Dio.
Alle
sue preghiere e al suo comando
Non
solo il popolo –
Se
comanda, anche il sole s’arresta,
Ché la forza è prodigio.
Egli
già si avvicina - datore nuovo
Di
forze planetarie.
Rifluisce
nelle vene dopo la sua parola
Il
sangue delle nostre vene;
Nei cuori
ha inizio della luce divina
L’irradiante
moto,
Ciò
che il pensiero pensa attraverso di lui, lo crea,
Ché
la forza – è spirito.
E
forza occorre, se questo mondo del Signore
Vogliamo
sollevare:
Ecco
dunque che viene il papa slavo,
Fratello
del popolo; -
Ecco
già versa il balsamo del mondo
Nei
nostri petti.
Una
schiera d’angeli fa pulizia con un fiore
Per il suo trono.
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