Ancora oggi, in tema di
creazione dell’uomo, vige un acceso dibattito tra teoria (scientifica) evoluzionista
e teoria (fideistica) creazionista.
Il problema è che nessuna delle
due ha le carte in regola per poter essere sostenuta fino in fondo.
La teoria creazionista non
riesce a ricomporre le contraddizioni che esistono tra l’uomo intelligente di
oggi e l’ominide che lo ha preceduto.
Chi sarebbe l’Adamo biblico? Il
primo degli uomini di Cro-Magnon? Il primo degli uomini di Neanderthal? Il
primo homo sapiens? Il primo homo sapiens sapiens? Esiste un “primo” di
ciascuna di queste specie?
E’ possibile prendere per buono
il calendario ebraico, che pone la data della creazione nel 3760 a.C.?
Se ciò fosse corretto, da dove
arrivano i fossili umani databili a molto, molto prima di quella data?
Altrettanto debole è la teoria
evoluzionista: l’anello mancante di Darwin non è mai stato trovato e le
risultanze fossili dimostrano che la vita sulla terra si è evoluta a “salti” e
non per progressione graduale.
Si calcola che già 3 milioni di
anni fa, in Etiopia e in Tanzania, siano apparsi animali in grado di camminare
eretti e di afferrare con le mani e, soprattutto, “usare” oggetti. Circa 40
mila anni fa sono apparsi utensili, arpioni, punte di lancia e statuette.
Tuttavia, nessuno è ancora
riuscito a capire “come” e “quando” sia apparso l’uomo nella forma attuale, e
nessuno crede più che egli sia una evoluzione dell’uomo di Cro-Magnon o
dell’uomo di Neanderthal. Sembra proprio che “l’uomo”, come noi lo intendiamo,
sia apparso all’improvviso al fianco, e non in sostituzione, degli ominidi
esistenti già prima di lui.
Tutto questo non è più una
novità per la scienza di oggi.
La novità, per qualcuno, è che
la stessa Bibbia fornisce due spiegazioni sull’origine dell’uomo, per qualche
aspetto riconducibili a quelle dell’Enuma Elish.
Maimonide e Namanide, due
autorevoli commentatori biblici vissuti a cavallo del XII e XIII secolo d.C.,
fanno delle osservazioni illuminanti: entrambi sostengono che, al tempo di
Adamo, esistevano esseri di forma umana che non erano uomini a tutti gli
effetti, in quanto non avevano ricevuto lo spirito divino.
Due biblisti decisamente
all’avanguardia, considerati i tempi in cui sono vissuti!
Vi ricordo che, anche se ancora non se ne vede il nesso,
il tema che stiamo trattando è necessario per spiegare, alla fine, il segreto
di Nostradamus.
Il punto, qualora non si fosse capito, è che Nostradamus crede che “qualcuno”, comunque ci piaccia definirlo (Dio, civiltà extraterrestre, civiltà terrestre evoluta, uomo del
futuro), è intervenuto “fisicamente” per manipolare il DNA dell’uomo. Questo è
il vero e grande segreto che, secondo alcuni, gli antichi testi religiosi e le
tradizioni esoteriche di tutte le culture tramandano da millenni, dissociando
la figura dell’unico e vero Dio Creatore da quella dell’imperfetto demiurgo platonico e
gnostico. Questo segreto, alla fine, sfocerà nel mistero del Santo Graal… E gli dèi, dice Nostradamus con molto anticipo sul premier russo Medvedev, torneranno!
I,91
Gli dèi faranno agli umani apparizione
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